Lettera gennaio 2011
Sommario
L’assalto è avvenuto questa notte (Lunedì 07 Marzo 2011) nel villaggio di Soul a 30 km a sud della capitale egiziana. I 12mila cristiani del villaggio restano chiusi in casa e attendono l’aiuto dell’esercito, che però a paura ad intervenire. A scatenare le violenze, la relazione tra un copto e giovane musulmana.
Intervista con Antonios Naguib di Gianni Valente
Dalle persecuzioni di Diocleziano al crollo di Mubarak. Dalle alleanze coi primi seguaci di Maometto all’incognita dei Fratelli musulmani. Antonios Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti cattolici, ripercorre la lunga vicenda dei cristiani nella terra dei faraoni. Una storia piena di sorprese
di Leonardo Boff
È necessario prendere coscienza che viviamo una nuova tappa della storia dell’umanità e della Terra stessa: la tappa planetaria. Con essa diventa chiaro che tutti abbiamo un destino e un futuro comuni. E che occorre proteggerli dalla minaccia del riscaldamento globale.
Con il loro Memorandum, molti docenti di teologia cattolica intendono contribuire al dialogo sul futuro della fede e della Chiesa in Germania. A questo dialogo essi hanno invitato i vescovi tedeschi. Si richiedono opinioni e riflessioni stimolanti e in grado di spingerci in avanti. È un segnale positivo il fatto che anche i firmatari di questo memorandum vogliano partecipare a questo dialogo.
È passato più di un anno da quando sono stati resi pubblici i casi di abuso sessuale perpetrati su bambini e ragazzi da preti e religiosi nel collegio Canisius di Berlino. Un anno che ha gettato la Chiesa cattolica in Germania in una crisi senza precedenti. Il quadro che oggi appare è ambivalente: molto si è cominciato a fare per rendere giustizia alle vittime, affrontare l'ingiustizia e scoprire le cause degli abusi, del silenzio e della doppia morale nelle proprie fila.
DOC-2330. BERLINO-ADISTA. Non fa che crescere il numero di adesioni al drammatico appello dei teologi di lingua tedesca affinché la Chiesa, e in particolare quella tedesca - gravemente colpita, lo scorso anno, dallo scandalo degli abusi sessuali - compia una svolta radicale per riacquistare la credibilità perduta, di fronte a se stessa e al mondo: i teologi firmatari, che erano inizialmente 143, sono diventati, al 15 febbraio, ben 250 (v. Adista n. 12/11)
Viviamo tempi di profonde e complesse trasformazioni. Si tratta di “tempi” in cui non c’è più un contesto che assicuri automaticamente la crescita di cristiani adulti. E in cui è difficile crescere anche umanamente: il virtuale e l’omologazione di massa erodono il terreno di ogni serio impegno educativo, che sempre ha a che fare – quando è vero – con la corporeità della vita e la singolarità irripetibile di ciascuno.
Il rancore inacidisce sempre di più le relazioni sociali,il sospetto diventa obbligo di legge, la delazione persecutrice un vanto di appartenenza al ceto e al gruppo giusto. La voglia di trionfo e privilegi ci obbliga a stilare una scala delle dignità: non tutti gli uomini e le donne della terra sono abilitati a godere dello stesso grado di dignità e di riconoscimento.
Sulla scorta di quanto uscito dal primo (1994) e dal secondo (2009) sinodo africano, la chiesa del continente è chiamata a vivere nella comunione e a promuovere riconciliazione, giustizia e pace. E ritrovare un nuovo slancio evangelico.