di Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea
Bettazzi risponde alla intervista rilasciata da Luigi Negri a sostegno di Berlusconi e del suo governo.
A proposito del rapporto tra chi si dichiara cristiano e la politica attuale
Cattolici, niente da dire ai "cesari" che ci governano?
«Ci rivolgiamo a tutti coloro che non hanno ancora rinunciato a sperare»: è con questo spirito rivolto al futuro che 143 teologi di Germania, Austria e Svizzera hanno pubblicato il 3 febbraio scorso una riflessione condivisa sulla Süddeutsche Zeitung, quotidiano di Monaco di Baviera.
Abbiamo da poco tempo nelle mani gli Orientamenti pastorali della CEI 2010-2020 Educare alla vita buona del vangelo eppure, dando un'occhiata alle modalità in cui essi iniziano a essere divulgati, si conferma un dato acquisito di fondo che ci tormenta da dopo il concilio Vaticano II: molte azioni pastorali delle nostre comunità cristiane di fatto, anche inconsciamente, evidenziano una sostanziale paura della società e quindi una paura dell'azione più propriamente missionaria. C'è poi sempre qualcosa che rimanda la presa di coscienza di questa forma di "paralisi": un'emergenza di carità, una battaglia etica, una scadenza devozionale, un piano caduto dall'alto.
Pechino – Sono diverse le comunità cattoliche cinesi del continente che continuano a festeggiare in questo periodo nuovi presbiteri e nuovi diaconi, secondo le informazioni che Faith dell’He Bei trasmette all’Agenzia Fides.
Senza il sacrificio di questi liberi cercatori della verità, noi non saremmo arrivati a godere della libertà intellettuale che oggi, tutti, cattolici e non cattolici, qui in occidente possiamo esercitare.
Le realtà cattoliche di rito bizantino in Italia sono tutte commissariate dalla Santa Sede: al loro interno, i sacerdoti hanno una compagna, come permesso dal diritto canonico orientale.
Gli Orientamenti del decennio, sulla scia del convegno di Verona, invitano a coinvolgere nell'educazione tutti gli ambiti dell'esistenza. La scelta antropologica nella catechesi.
Cara Settimana,
da un punto di vista cristiano è semplicemente sconcertante assistere a ciò che sta avvenendo in Italia in questo tempo. Un paese civile non avrebbe alcuna remora nel prendere atto e nel denunciare con forza lo squallore politico, sociale ed etico che sta avvilendo il nostro paese. Sembra, invece, che questo squallore sia diventato un vortice che ha risucchiato la coscienza di tanti italiani che, nonostante l'evidenza, continuano a dichiararsi fiduciosi nei confronti di uomini e donne che, se fossero vicini di casa, susciterebbero indignazione e condanna per i loro comportamenti.
Sulla scia dell'Assemblea per il Medio Oriente (M.O.) del Sinodo dei vescovi, a fine gennaio si svolge la 3ª Giornata internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa. In questa occasione p. Pierbattista Pizzaballa ofm, indica il nostro compito principale: fronteggiare la paura di dover soffrire per la pace. Con questo spirito, pubblichiamo ampi stralci di un dialogo che vale come un abbraccio a tutti i cristiani del M.O. che vivono un periodo di tribolazione e di martirio.