Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
don Marino Qualizza
Il discorso ci porterebbe lontano, perciò vogliamo solo accennare alle implicazioni più importanti. Non bisogna dimenticare che le affermazioni di Paolo nascono quasi sempre dalla sua straordinaria esperienza personale e dalla trasformazione formidabile che visse quando incontrò personalmente Cristo. Si può dire che il suo fanatismo anticristiano, altro non era se non la valutazione razionalistica di Cristo e dei cristiani. La follia di cui parla è in primo luogo la sua. Ne può parlare dunque con cognizione di causa. Infatti, il contenuto del Vangelo e la rivelazione di Dio nella croce di Cristo è autentica follia secondo la visione umana. Ne consegue il rifiuto del Vangelo e di Cristo. Paolo ne aveva parlato nel capitolo primo in termini sublimi e con evidente accentuazione polemica. Qualità che non gli faceva difetto.
di Vladimir Zelinskij
Le radici cristiane dell'Europa non sono cose da scoprire. Storicamente non sarebbe difficile mostrare che la maggior parte delle idee, che sono in circolazione sul continente europeo nei nostri giorni, è d'origine cristiana anche se la loro posizione attuale è esplicitamente laica, perfino atea. Non si tratta qui solo della chiarificazione della memoria, ma della sua riscoperta, anzi della sua scelta consapevole. Il dibattito che si sta svolgendo in questi anni in Europa riguarda soprattutto ciò che vogliamo davvero ricordare e come vogliamo interpretare il nostro passato. La prima cosa che si coglie subito è che quel dibattito sulla nostra eredità intellettuale e spirituale ha un senso implicitamente antropologico.
Al trinomio che abbiamo preso in esame manca un filo rosso che lo congiunga con evidenza. Questo filo rosso per tutti i cristiani è Gesù Cristo. È la promessa irrevocabile fatta ad Abramo e ai suoi discendenti futuri.
di Silvano Fausti
gesuita, teologo e biblista
Come dire Dio al mondo d'oggi? È una questione che m'appassiona da quarant'anni. Già quando studiavo filosofia e poi teologia e filosofia del linguaggio mi rendevo conto che Dio andava scomparendo da un certo tipo di linguaggio e di cultura.
E nel vasto campo del mondo / anche i cuccioli degli uomini / fioriscono nei mille colori / del volto di Dio
Lui sorride timoroso, allarga le braccia, come per giustificarsi. Non ha nulla da dare in cambio: chiede ospitalità.
Credere o non credere? Domanda strana, oggi. Tempo nel quale siamo portati a fare sempre meno domande. E l’assurdo, la percezione che tutto sia assurdo, bussa spesso alla nostra porta.
Oggi più che mai la nostra vita è fatta di scelte. La società consumistica ci pone di fronte a una miriade di prodotti e ci chiede di vagliarli per acquistare ciò si ritiene migliore.
Sino a quando gli uomini non hanno iniziato a volare, nessuno sapeva come fosse la terra vista dall'alto.