Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
Occorre saper uscire da una mentalità ecclesiastica tradizionale per affrontare seriamente il dramma omologante e disumanizzante della odierna comunicazione di massa.
Vogliamo affrontare i problemi dell'instaurazione o rinuncia, della prosecuzione o interruzione di un determinato trattamento quando l'infermo - sempre in condizioni molto gravi o terminali - non sia in grado per qualunque motivo di manifestare il suo consenso e dissenso informato.
E' necessario studiare i problemi specifici che vengono posti dalla fecondazione in vitro. Occorre discutere le finalità per le quali si ricorre alla IVF. Restano ferme le riserve morali sulla IVF come puro evento...
I recenti sviluppi della ricerca medica offrono oggi sia la possibilità di facilitare o anche pilotare la fecondazione (fecondazione assistita), sia la possibilità di evitare che un rapporto sessuale dia luogo a fecondazione o allo sviluppo della vita embrionale.
Quando parliamo di vita, noi in genere ci riferiamo agli esseri viventi, e in specie alle piante e agli animali. Quando poi parliamo di bioetica ci riferiamo soltanto all'essere umano così come lo conosciamo oggi...
La natura in etica ha sempre avuto una funzione importante: sia nella filosofia greca ben prima dell'avvento di Cristo, sia in tutte le filosofie e religioni nate fuori dell'area culturale dell'Occidente e del cristianesimo, sia infine in tutta la filosofia morale occidentale.
Non vi è niente di sacro nella proprietà privata: sacro è invece ogni essere umano sia come membro del mio Stato sia come membro della famiglia umana. Ed è proprio questo che il Concilio afferma: una qualche forma di proprietà, o comunque di dominio sui beni terreni, sia pur modesta, è necessaria all'uomo per esercitare la propria libertà, per essere se stesso.
Nessun «corpo sociale», sia esso uno Stato o un’etnia o un area culturale, è ormai veramente autonomo. Tentare di opporsi alla globalizzazione è vano: il vero «corpo sociale» in cui tutti viviamo e operiamo è l'umanità.
Il sociale, in tutte le sue manifestazioni, ed oggi particolarmente come sistema planetario di convivenza, è oggetto diretto della riflessione teologica e della missione della Chiesa.
Il divieto di furto appartiene ai dieci comandamenti, provenienti dall'Antico Testamento e ripresi - in varie formulazioni - dal Nuovo Testamento. Qual è il significato preciso e il valore normativo dell'espressione contenuta nel VII comandamento?