La spiritualità del deserto. È nel deserto che, fin dai primi secoli, maturano esperienze spirituali capaci di fecondare l’intera cristianità.
Testi per approfondire il tema
Si è voluto vedere in Osea un “profeta beduino”e si sono interpretati letteralmente i passaggi in cui egli annuncia che Yahvé ricondurrà il suo popolo nel deserto(2,6; 12,10). Questa interpretazione è, secondo noi errata. Osea ama troppo il suolo palestinese, da cui prende la maggior parte delle sue immagini, per aver accarezzato questa fantasia. Ciò che egli condanna, non sono la civiltà e l’economia sedentarie, ma l’influenza perniciosa che esse hanno esercitato su Israele: Il deserto non è dunque un luogo, ma uno stato; esso consiste nella privazione di tutti i beni che hanno fatto deviare Israele e ne prepara la conversione.
3 - Il luogo ove Dio parla
Dopo aver constatato l’orrore ispirato dal deserto, poi la sua rappresentazione demoniaca presso gli autori biblici, possiamo ora scoprire che il deserto è anche una realtà positiva: è una terra ove Dio è presente, un mondo di silenzio in cui Egli parla all’uomo.
Per parlare del deserto, i termini impiegati dagli scrittori della Bibbia, cambiano durante il corso della storia del popolo ebreo.
Da luogo di punizione, data da Dio, il deserto diventa luogo di tentazione di spiriti malvagi.
Guidati dalle parole dei profeti, soprattutto Geremia ed Ezechiele, gli uomini scoprono che Dio vuole la loro vita: ”Com’è vero che io vivo, oracolo del Signore Yahvé, io non gioisco per la morte dell’empio, ma perché cambi condotta e viva.Convertitevi, tornate indietro dalle vostre strade perverse. Perché volete morire, casa d’Israele?” (Ez 33,11)
Nella Bibbia il deserto è una realtà complessa della quale andremo a scoprire parecchi aspetti. Il primo argomento di questo capitolo è l’ostilità: il deserto ostacola la vita. Esso appare agli occhi degli Ebrei come una sciagura che Dio permette, per esercitare la sua giustizia. Ecco alcuni esempi.
IV CICLO
Il nome di Gesù e lo Spirito Santo : I MOMENTO
1.1
Gli Apostoli predicavano nel Nome di Gesù, guarivano i mali nel Suo Nome.
Primo Ciclo
USO DELL'INVOCAZIONE DEL NOME
IV Momento
Se perciò trascorriamo del tempo nella invocazione del Nome e non “proviamo” qualcosa non facciamone un problema. Non pensiamo di avere sprecato del tempo perché questa preghiera apparentemente sterile è certamente gradita a Dio in quanto è priva di ogni ricerca egoistica di “sensazioni”.
a cura di Lucia Nocilla
Tra i tanti doni che mi hai fatto, Signore,c'è l'orto, un fazzoletto di terra dietro casa, dove ha trascorso molte ore, con te, con me stessa, con i miei cari, con la testa libera di spaziare dove voleva. Ho potuto pensare a tante cose, ho chiacchierato un sacco con te. Provo a mettere per iscritto qualcuna di queste chiacchiere.
a cura di Lucia Nocilla
Prima Parte
C’erano una volta un uomo e la sua sposa, che si chiamavano Silvio e Piera. In un bel pomeriggio d’estate camminavano per una delle tante stradine nei dintorni della loro casa.
- Guardate, Piera non sta bene — sussurravano tra loro gli alberi che costeggiavano la stradina, nel linguaggio misterioso delle foglie mosse dalla brezza.
PRESENTAZIONE
di salute cagionevole, desiderosa di una vita appartata, fare grandi cose?