Caratterizzare Is 13-27 come oracoli contro le nazioni è possibile solo con una forzatura dei testi e l'ignoranza di molti passi qui contenuti.
Nell'edizione italiana del Messale del 1983 sono riportate, in appendice, altre preghiere eucaristiche: la V/A, V/B, V/C, V/D, proposte dal Sinodo Svizzero negli anni '70 e da allora adottate in alcuni altri paesi tra cui l'Italia.
Il testo di Is 1,78 descrive con toni drammatici la situazione creatasi in Giuda dopo la campagna assira: Ezechia lascia al figlio Manasse un regno quasi in rovina.
La visione del Padre è il fine di tutti i nostri desideri e delle nostre azioni, così da non poter poi desiderare nient’altro.
Il nostro mondo moderno è diventato monotono e senza feste. Anche le nostre feste secolari sono incapaci di nascondere questo mucchio di ceneri e di disperazione che si è installata, poiché vi manca l’essenza della celebrazione.
La vita di figlio di Dio viene comunicata e alimentata invisibilmente nel cristiano che viene incontro personalmente al cristiano in momenti privilegiati della sua vita, grazie a segni o riti sacri che la Chiesa chiama sacramenti.
Già il solo fatto che la possibilità di salvezza data agli uomini non sia assoluta, e possa essere compromessa dalla mancata scelta, o dalla scelta contraria a Dio, fonda non solo la necessità, ma l'urgenza dell'annuncio cristiano.
In Egitto esiste una diaspora ebraica, che vive in pace con gli abitanti del luogo, ed ha suoi luoghi di culto. A differenza di quanto avvenne dopo la vicenda di Giuseppe, l'Egitto ora accoglie gli ebrei e così si dispone a partecipare delle sue benedizioni.
Serapione fu un polemista dai toni pacati, ebbe una sincera amicizia con Atanasio, che difese a più riprese dai detrattori, e contribuì in modo notevole alla pacificazione tra le fazioni che dividevano in modo profondo la chiesa nel IV secolo.