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Lunedì, 24 Gennaio 2005 17:48

Salmo 27

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Lamentazione e supplica fiduciosa

di un oppresso e perseguitato.

Cantico di ringraziamento.

A te grido, Signore;

non restare in silenzio, mio Dio,

perché, se tu non mi parli,

io sono come chi scende nella fossa.

2 Ascolta la voce della mia supplica,

quando ti grido aiuto,

quando alzo le mie mani

verso il tuo santo tempio.

3 Non travolgermi con gli empi,

con quelli che operano il male.

Parlano di pace al loro prossimo,

ma hanno la malizia nel cuore.

4 Ripagali secondo la loro opera

e la malvagità delle loro azioni.

Secondo le opere delle loro mani,

rendi loro quanto meritano.

5 Poiché non hanno compreso l’agire del Signore

e le opere delle sue mani,

egli li abbatta e non li rialzi.

6 Sia benedetto il Signore,

che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera;

7 il Signore è la mia forza e il mio scudo,

ho posto in lui la mia fiducia;

mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore,

con il mio canto gli rendo grazie.

8 Il Signore è la forza del suo popolo,

rifugio di salvezza del suo consacrato.

9 Salva il tuo popolo e la tua eredità benedici,

guidali e sostienili per sempre.


Ora leggi le righe seguenti che ti possono aiutare a comprendere meglio il Salmo.

Il povero del Signore si rivolge, nel momento della prova al Padre.

Nota le espressioni di umiltà e di fiducia.

Il salmista esprime la causa della sua pena, invoca il Signore (abbiamo tolto le formule imprecatorie di sapore troppo veterotestamentarie vv. 4-5).

Poi il povero, esaudito, diviene riconoscente, felice di aver posto la fiducia nel Signore.

Il salmo si allarga, nell’ultimo versetto, su tutto il popolo di Dio.

Se ora hai compreso la tematica del Salmo rileggilo lentamente secondo le indicazioni che troverai nella pagina fissa.

La frase del Nuovo Testamento cui puoi riferirti e che ti suggerirei può essere la seguente:

“Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato”. Gv 11, 41-42

Fai ora uno spazio di preghiera silenziosa personal, quindi concludi con la seguente colletta salmica.

  • Nei giorni della tua vita terrena, Signore Gesù, offristi al Padre preghiere e suppliche per la nostra salvezza e fosti esaudito per la tua pietà:

    ascolta il nostro grido di aiuto;

    solo in te poniamo la nostra fiducia.

 

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Letto 2711 volte Ultima modifica il Mercoledì, 26 Febbraio 2014 21:04

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