Esperienze Formative

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 62

Sabato, 21 Agosto 2004 12:18

Qual è l’essenza del nome di Gesù? -Parte 1-

Vota questo articolo
(2 Voti)

Fissa l’attenzione sulla realtà di Gesù e sulla realtà dell’orante

  • La realtà di Gesù è la pienezza della vita e la luce vivificante
  • La realtà dell’orante è il vuoto che attende

La nostra pochezza e l’amore attento di Gesù ci fanno prendere coscienza del nostro vuoto interiore che fa scendere la “grazia” misericordiosa di Dio.

Nella fedeltà, nella perseveranza l’invocazione del Nome di Gesù condurranno gradualmente l’orante nella realtà dell’Uomo Nuovo.

Cosa deve fare l’orante?

Deve pazientemente cercare di creare in sé le condizioni del silenzio.

Quale silenzio?

Silenzio dei Sensi :

  • moderazione nel bere
  • moderazione nel mangiare
  • moderazione nel dormire
  • moderazione nel parlare

Silenzio della mente :

  • dominio del fantasticare
  • dominio del tumultuare
  • dominio dei pensieri

Silenzio del cuore :

  • non risentimento
  • non abbattimento
  • non ira
  • non agitazione
  • non invidia
  • non possesso
  • non dominio

L’orante deve tacere e così il Nome di Gesù scenderà in lui come una forza trasformante dei sensi, della mente, del cuore.

Normalmente questa esperienza attraversa tre momenti.

Il primo richiede sia la formulazione dell’invocazione in modo udibile sia la perseveranza.

L’orante assume la posizione che gli facilita la tranquillità e ripete l’invocazione del nome di Gesù.

In chi persevera, con semplicità ed umiltà, scende la pace che viene dal Signore.

Il secondo porta la pace nel tumultuo dei pensieri. La presenza del Signore in lui unifica la mente dell’orante

Il terzo lo si ha quando gradualmente il Nome scende nel cuore e l’orante, in modo che non aveva previsto, sperimenta: di avere sul creato uno sguardo contemplativo d’amore, un assenza di desiderio di possesso, di vedere le persone nel progetto di Dio.

Il visibile e l’invisibile si sono congiunti.

PROGRAMMA:

  1. USO DELL’INVOCAZIONE DEL NOME DI GESU'
  2. INVOCAZIONE DEL NOME DI GESU' COME VIA SPIRITUALE
  3. INVOCAZIONE DEL NOME DI GESU' COME CULTO
  4. IL NOME DI GESU'  E LO SPIRITO SANTO
  5. IL NOME DI GESU'  E IL PADRE
  6. IL NOME  E LA PIENEZZA TOTALE
  7. Conclusione: persevera ...

 

Primo Ciclo

USO DELL'INVOCAZIONE DEL NOME

I Momento

Entra ora in questa via. Prestale una pacata attenzione perciò non avere fretta e non leggere in modo affrettato

Tieni presente che se questa esperienza sarà vissuta in modo autentico non ti accompagnerà nella camera buia dell’individualismo devozionale ma:

ti aprirà allo sguardo d’amore di Dio sul creato e sull’uomo

ti proietterà al servizio del progetto di Dio sull’uomo e sul mondo

Abbi cura di questa strada

Primo Ciclo

USO DELL'INVOCAZIONE DEL NOME

II Momento

Puoi fare l’invocazione del Nome in più modi

Gradualmente troverai la formula più consona alla tua preghiera personale.

Tieni presente che il fulcro di essa dovrà, in ogni caso essere, la parola “Gesù”

Il nome Gesù sarà bene sia inserito in una invocazione più o meno sviluppata, del tipo

  • Gesù abbi pietà

  • Gesù abbi pietà di un peccatore

  • Signore Gesù Cristo, figlio del Dio vivente, abbi pietà di un peccatore

Quest’ultima è la frase più comune nell’oriente Cristiano

Ma puoi anche usare semplicemente la forma più breve e più semplice

“ GESU’ ”

Il sacro nome, più e più volte ripetuto, è la preghiera

Puoi pregare pronunziando le parole o pensando silenziosamente l’invocazione, in un primo tempo pregala con voce moderatamente udibile, poi passa alla forma mentale, questa ti accompagnerà verso la contemplazione

 

Primo Ciclo

USO DELL'INVOCAZIONE DEL NOME

III Momento

 

Puoi fare l’invocazione del Nome in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento, stabilisci però anche un tempo ed un luogo per una regolare invocazione del Nome.

Questa è una condizione necessaria per i principianti.

Per una regolare invocazione cerca un posto solitario e tranquillo

Per la posizione tieni presente che la migliore è quella che produce una maggiore quiete fisica e concentrazione interiore

Certamente può essere di aiuto una posizione che esprima umiltà, invocazione, adorazione

Prima di iniziare l’invocazione mettiti in pace con te stesso.

Domanda l’ispirazione e la guida allo Spirito Santo

Ad esempio:

  • Vieni Spirito Santo
  • Illumina il mio cuore
  • Donami un raggio della tua luce
  • Sei tu la luce del mio cuore
  • Donami un cuore docile
  • Donami la tua gioia

O simili

A questo punto comincia, con adorazione, rispetto ed amore

Dì il Nome, l’invocazione, piano, dolcemente, quietamente

Pensa soltanto a Gesù

Assolutamente non cercare sensazioni o emozioni

Raccogli quietamente i tuoi pensieri, le tue sensazioni, la tua volontà, ricomponi te stesso in Lui.

Evita le tensioni

Un’invocazione deve essere separata dall’altra da qualche secondo di pausa silenziosa

Protrai l’invocazione quanto puoi o desideri

Se ti senti stanco interrompi

Quanto ti senti disposto ricominciala

A suo tempo, non avere fretta, non volere stabilirlo tu, sentirai il nome di Gesù salire alle tue labbra spontaneamente, e rimanere, quasi costantemente, presente alla mente in modo silente e pacato

Stai attento, lo ripeto, al desiderio di “provare” qualcosa. Rifuggilo.

Letto 3443 volte Ultima modifica il Lunedì, 24 Marzo 2014 18:52

Altro in questa categoria: « Salmo 92 Un ritiro guidato »

Search