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Lunedì, 01 Agosto 2011 12:34

Salmo 109

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Salmo profetico sul Messia,

re e sacerdote con formula imprecatoria.


Oracolo del Signore al mio signore:

"Siedi alla mia destra

finché io ponga i tuoi nemici

a sgabello dei tuoi piedi".

 

2 Lo scettro del tuo potere

stende il Signore da Sion:

domina in mezzo ai tuoi nemici!

3 A te il principato

nel giorno della tua potenza

tra santi splendori;

dal seno dell'aurora,

come rugiada, io ti ho generato.

4 Il Signore ha giurato e non si pente:

"Tu sei sacerdote per sempre

al modo di Melchìsedek".

5 Il Signore è alla tua destra!

Egli abbatterà i re nel giorno della sua ira,

6 Giudicherà i popoli:

in mezzo a cadaveri

ne stritolerà la testa su vasta terra.

7 Lungo il cammino si disseta al torrente,

perciò solleva alta la testa.

 

Le righe seguenti ti aiuteranno a comprendere meglio il salmo.

Che questo salmo abbia un senso direttamente e pienamente messianico risulta, oltre che da evidenti argomenti interni, da un coro di esplicite affermazioni del NT, sulle quali emerge la esegesi fattane da Ges0 stessc Anzi, nel dialogo su questo argomento tra Gesù stesso. Anzi nel dialogo su questo argomento tra Gesù e gli scribi (Mt 22,41-46), non la messianicità del testo è posta in discussione, ma solo il mistero della discendenza davidica del Messia, che lo stesso Davide chiama, nel salmo: "mio Signore". Il che conferma che anche per la sinagoga il senso messianico del salmo 109 era pacificamente acquisito. II salmo è dominato da due solenni oracoli de Signore, nei quali vengono affermate le tre principali prerogative del Messia: la sua regalità: "siedi alla mia destra"; la filiazione divina:"io ti ho generato"; il suo sacerdozio eterno:"tu sei sacerdote per sempre nel modo di Melchisedek". La solenne proclamazione della regalità sacerdotale e salvifica del Figlio di Dio, mentre prelude alle teofanie del Giordano e del Tabor, ha il suo pieno compimento nella visione escatologica del Cristo re, assiso alla destra del Padre per il giudizio finale dei popoli. Logicamente anche per questo salmo bisogna tener presente che, pure composto "sotto ispirazione" in una sconfinata prospettiva profetica, è inserito nella realtà umana del momento storico in cui l'uomo-autore lo ha scritto. E quindi le indicazioni descrittive circa l'apparato della regalità e l'esercizio del giudizio risentono ovviamente della concezione sua e del suo tempo. Solo nella "pienezza dei tempi" il Cristo storico mostrerà il vero volto della sua regalità e del suo sacerdozio. Il che sarà motivo di enorme scandalo per la sinagoga, al punto che — ancora una volta inconsciamente profetica — lo vorrà innalzato sul trono della croce, proprio li da dove veramente e finalmente il Signore ha regnato

Rileggi attentamente il salmo, se ne hai ben compreso il tema, secondo le indicazioni della pagina fissa iniziale.

 

Fai poi riferimento al N.T.

Il mio regno non è di questo mondo ... non viene di quaggiù ....Tu lo dici: io sono re. Per questo sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità Gv 18, 36.37.

 

Termina ora con la colletta salmica:

Preghiamo

Signore Gesù, re e sacerdote eterno, immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura, concedici che, riconciliati al Padre col sangue della tua Croce, restiamo saldi nella fede, fondati nella speranza delle tue promesse.

 

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Letto 4038 volte Ultima modifica il Venerdì, 03 Gennaio 2014 17:57

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