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Domenica, 21 Luglio 2013 11:23

Amore

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Dio è amore.

di P. Franco Gioannetti

La parola amare riassume una quantità di realtà diverse (carnali o spirituali, passionali o meditative, gravi o leggere, esaltanti o distruttive.)

L'uomo biblico rappresenta bene tutte queste realtà:

23 Allora l'uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta».

24 Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25 Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna. (Gen. 2,23-25)


1 Quando Davide ebbe finito di parlare con Saul, l'anima di Giònata s'era già talmente legata all'anima di Davide, che Giònata lo amò come se stesso. 2 Saul in quel giorno lo prese con sé e non lo lasciò tornare a casa di suo padre. 3Giònata strinse con Davide un patto, perché lo amava come se stesso. 4 Giònata si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide e vi aggiunse i suoi abiti, la sua spada, il suo arco e la cintura. 5 Davide riusciva in tutti gli incarichi che Saul gli affidava, così che Saul lo pose al comando dei guerrieri ed era gradito a tutto il popolo e anche ai ministri di Saul. 6 Al loro rientrare, mentre Davide tornava dall'uccisione del Filisteo, uscirono le donne da tutte le città d'Israele a cantare e a danzare incontro al re Saul, accompagnandosi con i timpani, con grida di gioia e con sistri. 7 Le donne danzavano e cantavano alternandosi:

«Saul ha ucciso i suoi mille, Davide i suoi diecimila».

8 Saul ne fu molto irritato e gli parvero cattive quelle parole. Diceva: «Hanno dato a Davide diecimila, a me ne hanno dato mille. Non gli manca altro che il regno». 9 Così da quel giorno in poi Saul si ingelosì di Davide. (1Samuele 18,1-12)

 

15 Il Signore dunque colpì il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide ed esso si ammalò gravemente. 16 Davide allora fece suppliche a Dio per il bambino e digiunò e rientrando passava la notte coricato per terra. 17 Gli anziani della sua casa insistevano presso di lui perché si alzasse da terra; ma egli non volle e rifiutò di prendere cibo con loro. 18 Ora, il settimo giorno il bambino morì e i ministri di Davide temevano di fargli sapere che il bambino era morto, perché dicevano: «Ecco, quando il bambino era ancora vivo, noi gli abbiamo parlato e non ha ascoltato le nostre parole; come faremo ora a dirgli che il bambino è morto? Farà qualche atto insano!». 19 Ma Davide si accorse che i suoi ministri bisbigliavano fra di loro, comprese che il bambino era morto e disse ai suoi ministri: «È morto il bambino?». Quelli risposero: «È morto». 20 Allora Davide si alzò da terra, si lavò, si unse e cambiò le vesti; poi andò nella casa del Signore e vi si prostrò. Rientrato in casa, chiese che gli portassero il cibo e mangiò. 21 I suoi ministri gli dissero: «Che fai? Per il bambino ancora vivo hai digiunato e pianto e, ora che è morto, ti alzi e mangi!». 22 Egli rispose: «Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo, perché dicevo: Chi sa? Il Signore avrà forse pietà di me e il bambino resterà vivo. 23 Ma ora che egli è morto, perché digiunare? Posso io farlo ritornare? Io andrò da lui, ma lui non ritornerà da me!».  ...... 24 Poi Davide consolò Betsabea sua moglie, entrò da lei e le si unì: essa partorì un figlio, che egli chiamò Salomone. 25 Il Signore amò Salomone e mandò il profeta Natan, che lo chiamò Iedidià per ordine del Signore. (2Samuele 12,15-25)

 

2 Mi baci con i baci della sua bocca!

Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino.

3 Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi,

profumo olezzante è il tuo nome,

per questo le giovinette ti amano.

4 Attirami dietro a te, corriamo!

M'introduca il re nelle sue stanze:

gioiremo e ci rallegreremo per te,

ricorderemo le tue tenerezze più del vino.... (Cantico dei Cantici).

 

All'amore sovente si mescola il peccato, ma vi si trova anche profondità, e sincerità di sentimenti. Il popolo di Israele, poco portato all'intellettualismo, dà sovente alle parole un colorito affettivo (conoscere = amore).

Non si può separare lo spirituale dall'umano anche e sopratutto quando si parla d'amore, per cui anche 1'affettività è espressione d'amore. Tutte le religioni si sforzano di capire quale rapporto d'amore esiste tra Dio e l'uomo.

Perché Dio ci ama?

Come rispondere a questo amore?

Si può cadere in due errori: relegare l'amore divino nell'inaccessibile o umanizzarlo troppo.

Anche questa volta la risposta viene da Dio:

Lui ci ha per primo amati,

Lui ci insegna a rispondere a questo Amore.



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Letto 2600 volte Ultima modifica il Domenica, 12 Gennaio 2014 10:52

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