per capire meglio i Vangeli,
e per la lettura delle schede.
Per vivere in pienezza il messaggio di Gesù di solito è sufficiente una lettura approfondita del Vangelo; ad esempio, quando Gesù dice:
"amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano ..."
non è necessaria alcuna spiegazione, si può mettere in pratica senza indugio.
Ma quando incontriamo altri versetti, come vedremo in alcuni casi nel vangelo di Marco, è necessario un aiuto per capire, come dice Paolo nella lettera agli Efesini, "l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità" della parola di Dio che ci svela il suo amore.
Questo perché i Vangeli sono soprattutto teologia, basati sulla storia, ma non nel senso che intendiamo noi negli anni duemila: non sono semplice cronaca, ma inviti a continuare l'opera di Gesù nella vita della comunità e del mondo.
Inoltre, sono stati scritti da bravi scrittori, che conoscevano le regole di scrittura di quella lingua ed i modi di dire che a noi oggigiorno sono sconosciuti, a meno che qualcuno ce li spieghi.
Ed è per questo che nei primi tempi dopo Cristo, quando pochissimi sapevano leggere, la lettura e la spiegazione del vangelo nella comunità cristiana erano incarico di una persona preparata, in grado di capire bene il vangelo e spiegarlo alla comunità.
Nei vangeli infatti:
- si fa frequente riferimento a versetti ed a parole usate nella bibbia, che a quei tempi era molto più conosciuta di oggi, e che quindi possono richiedere un approfondimento di quello che volevano illustrare
- vengono usate parole e presentate situazioni che vogliono comunicarci un messaggio non sempre a noi immediatamente chiaro: ogni parola del testo, anche se appare insignificante e messa a caso, ha invece sempre uno scopo, un significato, anche se non è facile capirlo
- può capitare che la traduzione di una parola del testo originale non faccia comprendere chiaramente quello che l'evangelista voleva comunicare; si veda l'esempio qui sotto riportato (*)
- sono usati simboli e numeri che avevano un preciso significato simbolico in quel periodo, significato che al giorno d'oggi non si conosce più
- quando nei Vangeli si trova un personaggio senza un nome proprio, significa che l'evangelista non ci vuole raccontare solamente un episodio avvenuto così come ce lo trasmette, ma è un'azione o una situazione nella quale chiunque legge o ascolta il Vangelo si può rispecchiare
(*) Esempio: nell'episodio del battesimo di Gesù, la traduzione corrente dice che Gesù "esce" dall'acqua, e non è sbagliato, ma il verbo preciso dice che Gesù "sale" dall'acqua: con questa parola l'evangelista dà un significato più preciso all'azione di Gesù, che ci richiama la sua resurrezione dopo la morte (si veda la scheda numero 1).
Alcune note sulle schede che verranno distribuite:
- non tutti i versetti saranno commentati, verrà dato particolare rilievo ai punti più importanti
- come già accennato sopra, alle volte si potrà riscontrare qualche differenza tra alcune parole del testo del Vangelo e la traduzione riportata sul commento: quando dovesse succedere, il commento riporta una traduzione letterale della parola originale che aiuta a comprendere meglio il senso del brano
- si troverà, quando necessario, anche la spiegazione di brani che ad una prima lettura risultano poco chiari
- sull'intestazione della scheda è riportato il numero sequenziale della scheda stessa, in modo che chi vuole può raccogliere tutti i fogli e farne un fascicoletto: potrà essere interessante, oltre che utile, rileggere il tutto quando il commento sarà completato
- nell'intestazione della scheda è anche riportato il brano di vangelo commentato: è indicato il numero del capitolo, ed i versetti; per chi non fosse pratico, ad esempio, Mc 1,16-20 sta ad indicare i versetti dal 16 al 20 compresi del capitolo 1 del vangelo di Marco
Consigliamo di leggere con attenzione il brano del Vangelo indicato nella scheda, anche due o tre volte se necessario, e poi leggere il commento: già solo la lettura e la riflessione sul brano saranno importanti per capire il messaggio di Gesù.
Leggendo poi il commento, che si avvale delle ricerche sul testo secondo alcuni tra gli ultimi studi ed approfondimenti biblici, si potrà approfondire meglio il significato del messaggio che l'evangelista voleva darci. Infatti, come abbiamo visto sopra, la lettura del testo alle volte potrebbe essere non immediatamente comprensibile perché non siamo abituati allo stile ed ai modi di dire di quel tempo.
Come introduzione al Vangelo di Marco, raccomandiamo ad esempio la lettura dell'articolo di don Galvagno pubblicato alla pagina 3 del bollettino di Zona Pastorale "Essere Chiesa oggi" di ottobre 2011, e del foglio distribuito a inizio gennaio in parrocchia.
In conclusione operativamente:
- le schede, relative al Vangelo di Marco, verranno distribuite settimanalmente.
- di esse si raccomanda una lettura costante, scheda dopo scheda
- la domenica saranno quindi sempre più di aiuto, per la vita cristiana quotidiana, le omelie che tiene il celebrante durante la Messa, e la lettura e la rilettura delle schede di commento
- Si consiglia quindi di raccoglierle e conservarle, ... compresa questa di introduzione alla lettura dei Vangeli.
Filippo Giovanelli
Parrocchia di San Giacomo – Sala (TO)
Anno liturgico 2011 – 2012
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