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Domenica, 12 Gennaio 2020 12:26

Battesimo del Signore – 12 gennaio 2020

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Anno A

Omelia di Don Paolo Scquizzato

Prima lettura: Is 42,1-4.6-7

 

1 Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
2Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
3non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
4Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.

6«Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
7perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.

 

 

Salmo: 28

Rit.: 2 Dio abbia pietà di noi e ci benedica,

Alleluia, Alleluia, Alleluia.


Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.

2 Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Rit.

  

3 La voce del Signore è sopra le acque,
tuona il Dio della gloria,
il Signore sulle grandi acque.

4 La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza. Rit.

 

Nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».

10 Il Signore è seduto sull'oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre.

11 Il Signore darà potenza al suo popolo,
il Signore benedirà il suo popolo con la pace. Rit.

 

 

Seconda lettura: At 10,34-38

 

34Pietro allora prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, 35ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. 36Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti. 37Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; 38cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

 

 

Canto del Vangelo: Mc 9,6

 

Alleluia, alleluia!

Si aprirono i cieli e la voce del Padre disse:”Questi è il mio figlio, l'amato: ascoltatelo!”.

 Alleluia!

 

Vangelo: Mt 3,13-17


13Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

  

OMELIA

Nel brano, Gesù si mostra in fila coi peccatori: egli rivela, in maniera definitiva, che Dio è inequivocabilmente il «Dio con noi» (Mt 1, 23), ovvero l’Amore che mi dice: io sto dalla tua parte, sono per te, a tuo favore, dove sei tu ora io sono con te, ti accompagnerò, anzi ti precederò ovunque tu andrai, fosse anche negl’inferi.

Sulla croce Gesù porterà a compimento questo ‘essere con’: «Oggi sarai con me in paradiso» (Lc 23, 43).

Il Battesimo è perciò la dichiarazione d’amore di Dio per me, di un amore che sta dalla mia parte, che non abbandona qualunque cosa accada e mi accada,  che si prende cura della mia storia senza vergognarsene: «Non si è vergognato di chiamarci suoi fratelli» (Eb 2, 11).

 All’incomprensione di Giovanni su ciò che sta accadendo, Gesù risponde: «Lascia fare per ora» (v. 15). Gesù supplica il Battista, e ciascuno di noi, di non impedirgli di starci accanto,  di entrare nelle nostre morti, nei nostri sepolcri, nei nostri inferni, perché altrimenti non potrebbe raggiungerci e donarci quella Vita di cui abbiamo terribilmente bisogno.

Per cui «conviene» (v. 15) a me, a ciascuno di noi che egli s’immerga nelle nostre solitudini e nelle nostre ombre più oscure. Questa è la ‘giustizia’ di cui si parla nel testo e che ora deve essere adempiuta (v. 15); non ‘dare a ciascuno ciò che si merita’, ma compimento del sogno di Dio: l’uomo riportato al suo splendore. Dio sogna solamente che l’uomo si scopra finalmente figlio amato e prediletto, e perché questo possa accadere, Gesù deve potersi fare fratello, solo così può fare dei fratelli i figli del Padre.

A quel punto sentiremo pronunciata dentro il nostro cuore la parola del Padre: «Tu sei il mio figlio amato, ti amo per quello che sei e come sei. Amo te per quanto sia grande il tuo peccato e la tua fragilità. Son qui a prendermi cura di te in quanto te. Io ho vinto la morte, e con essa tutte le morti, quelle che ti porti dentro e con le quali non sei mai riuscito a riconciliarti».

 A quel punto Giovanni «Lo lasciò fare» (v. 15b). La salvezza, in ultima analisi, sta tutta qui: lasciare che Dio mi ami! Abbandonarsi, lasciarsi raggiungere così come siamo dal suo amore. Lasciarci scovare nei nostri nascondigli più reconditi, tendergli la mano lontani da ogni paura, e permettergli di riportarci a casa.

  

 

CAMMINO DELLA SETTIMANA

Due spunti su cui meditare, a Voi cercarne altri:

  • «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento»

  • Gesù supplica il Battista, e ciascuno di noi, di non impedirgli di starci accanto

Buon cammino!!!

"Una guida sintetica per condurre la Liturgia della Parola"

INDICE di questo TEMA: "Commento ai Vangeli della domenica"

 

 

 

Letto 22861 volte Ultima modifica il Domenica, 12 Gennaio 2020 12:51

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