Esperienze Formative

Attenzione

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Lunedì, 08 Novembre 2004 16:22

Il Corpo e la Preghiera - corso B

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Il corpo è:

 - l’uomo che si esteriorizza

- ciò che mi collega agli altri ed al mondo

- ciò attraverso cui mi esprimo

- ciò attraverso cui prendo coscienza di me stesso

 

Questo corso o cammino è una ricerca delle condizioni corporee e mentali per accogliere la preghiera. Un cammino esplorativo, sereno e senza tensioni, rispettando il passo di ciascuno.

 

     Poiché  la persona umana è unica ed inscindibile, questo corso si propone di accompagnarla alla presa di coscienza corporea delle sue realtà affettive, intellettuali e spirituali. Infatti, ciò che viviamo nella sfera più intima viene recepito a livello fisico ed il corpo impone la sua presenza anche alla manifestazione più spirituale.

     Perciò visitatore, seguendo le indicazioni che seguiranno, potrai fare un cammino che ti renderà disponibile a tutto ciò che ti si presenta e che può essere luogo della visita e dell’iniziativa di Dio. Allora, gradualmente comprenderai la preghiera come un gesto, un intervento di Dio da comprendere ed accogliere.

     Apprenderai che pregare è fare il vuoto dentro di te per accogliere LUI così che possa riempirti del dono di sé, apprenderai ad accogliere gli altri in modo che possano essere ascoltati così come sono.

     Dio vive nell’uomo e si comunica, soprattutto, attraverso l’uomo.

     Incontrerai, se saprai essere perseverante, tre dimensioni:

 

- Presenza a te stesso: una attenzione serena ed un certo distacco sia in ciò che fai, sia  in ciò che avviene.

 

- Attività simbolica: distanza e calma da quanto vivrai sul piano fisico ti guiderà ad ascoltare cose e persone.

 

- Decentramento: apprenderai a fare il vuoto per aprirti all’azione di Dio che viene.

 

Ed infine apprenderai ad interiorizzare i tre atteggiamenti fondamentali per accogliere la preghiera:

 

Guardare    -     Ascoltare    -     Esprimere

 

Alcune questioni pratiche

 

Quanto tempo? Progressivamente 30 – 60 – 90 minuti

 

                             Come?               Leggi il testo.

                             Memorizza gli aspetti fondamentali.

                             Realizza l’esercizio proposto.

                             Valuta l’esercizio fatto.

 

1°  ESERCIZIO

 

NON MOVIMENTO

                   

Durata 10 – 15 min.

  1. Posizione: se possibile senza scarpe; in piedi, braccia a penzoloni, testa dritta, senza muoversi.
  1. Poni attenzione a ciascun segmento del tuo corpo. Comincia dai piedi.

Percepisci, senza tensione o sforzo, l’articolazione di ogni parte del corpo in relazione all’altra.

Lascia i pensieri per contemplare il tuo corpo.

Correggi progressivamente la posizione dei segmenti che non si trovano a loro agio.

 

Concentra la tua attenzione così:

·        i miei piedi sono ben posati sul suolo

·        le caviglie sui piedi

·        i polpacci sulle caviglie

·        le ginocchia sui polpacci

·        le cosce…

·        il bacino…

·        il tronco…

·        le spalle…

·        le braccia pendono dalle spalle

·        le mani pendono dalle braccia

·        la testa si erge dritta sulle spalle

 

Poni l’attenzione sui muscoli delle varie parti del corpo così che gradualmente una calma profonda si impossessi di esso.

Vivi questo esercizio con un ritmo lento.

 

C.    L’esercizio, vuole guidarti ad una attenzione rispettosa, distesa e serena del tuo corpo. Questa posizione, “in piedi”, esprime equilibrio, stabilità, rispetto, attenzione, accoglienza, slancio per l’azione.

Fai attenzione, poiché in questo esercizio, come in altri che farai, potrai incontrare parti del tuo corpo che interessano poco la tua attenzione o che ti provocano fastidio.

Ciò potrebbe indicare una non accettazione da parte tua di qualcosa di te stesso.

Se ciò ti dovesse accadere, ripeti l’esercizio e, senza tensioni, dedica un tempo più lungo all’ascolto di queste parti del tuo corpo.

 

Riprendi questo atteggiamento di base prima di ognuno degli esercizi che seguiranno.

 

2° ESERCIZIO

MOVIMENTO

Durata 15 – 20 minuti

                              

  1. Parti dalla posizione di non movimento, e cioè dalla assoluta immobilità.
  1. Muovi, a rallentatore il piede destro, prendendo coscienza del cambiamento e facendo attenzione alla tensione muscolare, alla respirazione, all’equilibrio.

Interiorizza questo passaggio. Ripetilo con altri ritmi: più veloce, arresto improvviso, avanti, a destra, a sinistra.

C.    In questo esercizio prenderai coscienza del passaggio dal non movimento al movimento cercando di percepire il cambiamento che viene prodotto a livello interiore.

Interiorizza bene il no movimento e ciò che porta con sé di calma e tranquillità interiore.

Non entrare in tensione.

Il non movimento esprime equilibrio, stabilità e sicurezza. Mettersi in moto rompe questo equilibrio e questa sicurezza.

Ma…il vivere è dinamico, anche nella vita siamo chiamati ad abbandonare una sicurezza raggiunta per andare verso un equilibrio migliore, una sicurezza più valida.

Ma…anche questi dovranno essere abbandonati per fare un altro passo nella vita.

Ciò che si prova quando il piede destro si stacca dal suolo e compie la traiettoria di un passo è simbolo dell’uomo.

Quale uomo?

Quello che accetta di vivere il quotidiano.

Quello che accetta di rischiare nella ricerca di un nuovo equilibrio.

Le nostre conquiste e sicurezze sono sempre relative.

In silenzio, in relazione a questo esercizio, esprimi a Dio…

 

3° ESERCIZIO

 

SPAZIO

Durata 20 minuti

 

A.     Parti dal non movimento prendendo coscienza della tua corporeità.

 

B.     Poni attenzione allo spazio in cui sei, senza guardare.

Mettiti in movimento senza fissare lo sguardo su un punto, tieni gli occhi socchiusi.

Recepisci lo spazio. Avrai sensazioni piacevoli ed irritanti.

Trova nello spazio una posizione fisica in cui ti senti a tuo agio.

Prendi coscienza dello spazio scelto e della posizione assunta, hanno un carattere simbolico.

Ciò che hai scelto è in sintonia con la tua persona.

Prova ad accogliere ed a comprendere questo messaggio.

 

C.    Questo esercizio vuole guidarti a sentire “interiormente” e vuole farti intuire che per entrare in comunicazione è necessario che l’altro possa farci visita, entrare in noi.

È necessario prendere coscienza del cambiamento dello spazio che ci circonda quando ci muoviamo.

Quali sono le tue sensazioni: piacevoli? Irritanti? Stimolanti? Indifferenti?

È il linguaggio del corpo che esprime sensazioni analoghe vissute nella vita.

Per “sentire” più fortemente il cambiamento dello spazio prova a fare l’esercizio ad occhi chiusi.

Ma non fare sforzi di ragionamento.

Trova nello spazio un posto ed una posizione in cui ti senti a tuo agio.

Prova a leggerne il significato. Quale ne è la sintonia con te, con il tuo vissuto?

Esprimi, in silenzio, spontaneamente, al Signore, ciò che senti.

 

4° ESERCIZIO

 

RILASSAMENTO

Durata 20 – 25 minuti

 

A.     Parti dal non movimento poi…

Poni il tuo corpo disteso sul pavimento con braccia e gambe un poco divaricate, i palmi delle mani devono essere rivolti verso l’alto.

Respirazione nasale normale.

 

B.     Prendi coscienza della posizione statica del tuo corpo, quindi immagina un raggio di sole puntiforme che scivola lentamente sui segmenti del tuo corpo partendo dalle dita del piede sinistro, dito per dito, e fallo risalire delicatamente sulle caviglie, poi sul polpaccio, il ginocchio, la coscia, il bacino, l’addome, il torace, la spalla sinistra, il braccio, il gomito, l’avambraccio, il polso, la mano; poi fallo delicatamente risalire lungo il braccio fino alla testa. Quì tocca il mento, le guance, le tempie, il cuoio capelluto, il collo avanti e dietro, la nuca. Poi il punto luminoso passa alla spalla destra, ridiscende il braccio destro, segmento per segmento, fino alla mano. Risale alla spalla e rifà il cammino di discesa fino al piede destro.

Allontana ogni emozione ed altri pensieri; immagina, man mano che con il punto luminoso percorri il tuo corpo che ogni segmento di esso diventa progressivamente pesante e rilassato.

C.    Questo esercizio ti porterà al rilassamento totale: corpo, pensieri, emozioni, sentimenti.

Tieni presente che per poter accogliere l’altro è necessario essere rilassati.

Se ti accade di passare troppo rapidamente su una parte del tuo corpo, ripeti l’esercizio e chiediti se c’è qualcosa di te che non hai accettato.

Chiedi a Lui pace e capacità di accoglienza.

 

5° ESERCIZIO

 

APERTURA E CHIUSURA

Durata 15 – 20 minuti

 

a)     Inizia dal non movimento ed aggiungi un altro degli esercizi precedentemente indicati.

Poi, siediti in un punto dove ti senti a tuo agio, tieni una mano un po’ tesa con il palmo verso l’alto.

 

b)     Prendi coscienza della posizione che hai assunto, poi chiudi lentamente la mano fino a stringerla fortemente a pugno. Resta così qualche istante ed interiorizza ciò che stai vivendo a livello muscolare e respiratorio.

Lascia che la mano si schiuda lentamente fino al massimo dell’apertura. Resta cos’ qualche istante e poi riprendi l’esercizio con vari ritmi.

Ripeti l’esercizio con le due mani contemporaneamente facendo intervenire anche le braccia.

Alzati in piedi e fai lo stesso esercizio con tutto il corpo.

Piega lentamente le ginocchia fino ad abbracciare strettamente le gambe, la testa piegata sulle ginocchia. Alzati, quindi, lentamente fino al massimo slancio che otterrai alzandoti sulle punte dei piedi con le braccia tese in alto sopra la testa.

Fermati alcuni istanti nel massimo dell’apertura e della chiusura per ascoltare il corpo ed il respiro.

Riprendi l’esercizio con vari ritmi, facendo attenzione a non perdere la coscienza del tuo corpo.

 

c)      Mediante il corpo puoi percepire quanto avviene nella persona che si apre o si chiude.

Si tratta di dimensioni importanti in relazione alla comunicazione ed alla preghiera.

È un’attività simbolica che rivela la persona nelle seguenti espressioni:

corporea = i muscoli si tendono o si rilassano

affettiva = mi sento chiuso o aperto

spirituale = mi chiudo o mi apro all’Altro

 

La preghiera non può essere vissuta se manca la capacità di accogliere, se il tuo essere è chiuso, non disponibile ad entrare in relazione con l’altro.

 

 

 

 

 

Letto 3248 volte Ultima modifica il Domenica, 17 Aprile 2011 17:20

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