Il dialogo è inteso qui non come un'attività tra le altre della vita ecclesiale, ma come la modalità con cui tutto viene realizzato dalla e nella Chiesa. È attraverso questo triplice dialogo - con il popolo, specialmente con i poveri, con le loro culture, e con le loro religioni - che il cristianesimo mondiale porta avanti la sua missione evangelizzatrice...
Anselmo d'Aosta, noto anche come Anselmo di Canterbury (Aosta, 1033 o 1034 – Canterbury, 21 aprile 1109), è stato un teologo, filosofo, monaco e arcivescovo, considerato tra i massimi esponenti del pensiero medievale di area cristiana.
Gesù per il credente assume proporzioni più ampie di quelle segnalate in questa ricostruzione, solo che il suo di più (la "filiazione divina" e la sua attuale condizione di gloria) non è oggetto di ricerca storica ma proposta e adesione di fede.
In occasione del Giubileo di Misericordia, Papa Francesco ha annunciato di seguire un itinerario che si identifica nelle opere di misericordia corporali e spirituali come ce le indica il catechismo della Chiesa cattolica e che qui di seguito pubblichiamo con una brevissima riflessione.
Testo della relazione tenuta al seminario promosso dai Padri Maristi sul tema Di fronte alla globalizzazione dell'indifferenza, c'è ancora posto per la misericordia? (La Neylière - Lione, 29-31 marzo 2016).
La nostra società si sta interrogando sulla sua capacità di amare. La misericordia può aiutarci a provarci sempre di nuovo, mettendo l’accento su tre passaggi fondamentali.
Maria, madre di misericordia, ci permette di scoprire l'Eva primitiva, la madre dei viventi. Il parto materno della Chiesa e di Maria ci ricorda la nostra comune origine: siamo i figli di Eva. Ci rimanda all'unica paternità di Dio, nostro Creatore, che ci ha costituito tutti fratelli e sorelle gli uni degli altri.
Con la Samaritana Gesù parla, si relaziona, agisce a partire dalla forte coscienza interiore di sé e del suo essere. Da qui scaturiscono spontaneamente e senza pose parole "vere", gesti e scelte che tessono relazione, superamenti di blocchi e paure.
La partecipazione dei laici alla predicazione e all'annunzio della Parola è attestata, per i primi secoli della Chiesa, da numerosissime fonti. Questa prassi è continuata per tutto il corso del Medioevo – come attesta in particolare il caso di Francesco d'Assisi.
La presente ricerca concerne una ricognizione sui luoghi appositamente predisposti per essere offerti alla meditazione e alla preghiera di persone diversamente credenti. Si tratta di edifici o ambienti che, proprio a prescindere da una specifica qualificazione religiosa, vengono collocati sempre più frequentemente in luoghi “profani”. (parte 4)