Gregorio di Nissa, noto anche come Gregorio Nisseno è stato un padre cappadoce, vescovo e teologo; è venerato come santo e nella Chiesa cattolica è festeggiato il 9 marzo.
A 25 anni dalla scomparsa di Padre Pellegrino lo ricordiamo pubblicando un altro suo significativo documento, dedicato al tema della preghiera in rapporto con l'azione.
L’invocazione del nome di Gesù è alla portata di qualsiasi uomo ed in tutte le circostanze della sua vita. Pone il nome come un sigillo divino su qualsiasi cosa.
Macario il Grande fu monaco ed abate egiziano. Fu discepolo di Sant'Antonio abate con il quale visse a lungo. Nel 339 venne ordinato prete e si affermò come padre spirituale del deserto di Scete.
Coetaneo di Basilio e suo grande amico, Gregorio nacque nella Cappadocia del sud, e precisamente ad Arianzo, borgata della città di Nazianzo, da ricca famiglia cristiana.
La preghiera di Gesù è un riassunto dell’intero Vangelo. Nell’espressione iniziale, evidenzia che la signoria del Padre non è per dominare.
E non sopporta discriminazioni: è necessariamente fraterna, costruisce comunione.
Basilio detiene un posto di grande importanza nella storia della liturgia cristiana. Molte delle attuali liturgie delle Chiese cristiane che portano il nome di Basilio non sono interamente frutto del suo lavoro, nella forma attuale, ma conservano comunque un richiamo all'attività di Basilio.