Formazione Religiosa

Domenica, 30 Ottobre 2011 21:58

Preghiamo con i Padri della Chiesa. Basilio di Cesarea

Vota questo articolo
(2 Voti)

Basilio detiene un posto di grande importanza nella storia della liturgia cristiana. Molte delle attuali liturgie delle Chiese cristiane che portano il nome di Basilio non sono interamente frutto del suo lavoro, nella forma attuale, ma conservano comunque un richiamo all'attività di Basilio.

Nacque a Cesarea di Cappadocia verso l'anno 330 da famiglia profondamente cristiana da cui sbocciarono martiri e santi. Compì la sua formazione letteraria presso le principali scuole del tempo, quindi esercitò, apprezzatissimo, l'ufficio di professore di retorica. Per breve tempo però. Le conversazioni con la sorella Macrina, e più ancora la vita di lei, lo convinsero della vanità di certi modi di vivere; perciò, ricevuto il battesimo, decise di ritirarsi a vita monastica. Visitò i più famosi asceti della Siria, Palestina, Egitto e Mesopotamia per poter conoscere lo spirito del monachesimo; quindi, insieme ad alcuni amici desiderosi di vita veramente evangelica, si stabilì in un luogo solitario presso Neocesarea del Ponto.
Intanto il vescovo di Cesarea, Eusebio, preoccupato per le gravi difficoltà della sua Chiesa, lo volle in suo aiuto. Nel 364 lo ordinò sacerdote e nel 370 Basilio fu eletto vescovo di quella città.

 


 A Dio, Signore di misericordia

Ti benediciamo, altissimo Dio,
Signore della misericordia,
che per noi continuamente operi
cose grandi e inscrutabili,
gloriose ed eccelse.
Tu ci mandi il sonno per darci sollievo
dalla nostra debolezza
e per alleviare la stanchezza
della nostra carne tribolata.
Ti ringraziamo perché non ci hai fatto perire
per le nostre disobbedienze,
ma ci hai trattati con amore e affabilità
e, mentre eravamo assorbiti nel torpore,
ci hai risvegliati alla lode della tua potenza.
Perciò scongiuriamo
la tua incomparabile bontà:
illumina gli occhi del nostro spirito
e scuoti la nostra mente
dal profondo sonno della tiepidezza;
aprici la bocca e riempila della tua lode
cosicché possiamo, senza distrazioni,
cantare, inneggiare e confessare te,
Dio glorificato in tutti e da tutti,
Padre senza principio, con il Figlio tuo unigenito
e il tuo Spirito tutto santo,
buono e datore di vita,
ora e sempre, e per i secoli dei secoli.
Amen.

(Ieron Enkeiridion, Tipografia italo-orientale «San Nilo», Grottaferrata 1919, pp. 9-10)

In te si rallegrano le creature

In te, piena di grazia,
si rallegrano tutte le creature:
la milizia angelica e la stirpe umana.
Tempio santificato, paradiso spirituale,
gloria verginale,
da te, o Maria, ha preso carne
e si è fatto uomo
Colui che è il nostro Dio davanti i secoli.
Del tuo seno Egli ha fatto il suo trono,
il tuo corpo l'ha reso più vasto dei cieli.
Di te, o piena di grazia,
tutta la creazione si rallegra: gloria a te!

(Preghiere dell'Orìente bizantino, a cura di suor Maria del Monastero russo Uspenskij di Roma, Morcelliana, 1975, p. 106).

Preparazione alla comunione

Signore, so che indegnamente ricevo
il tuo corpo purissimo e il tuo sangue prezioso:
conosco le mie colpe
e so che mangio e bevo la mia condanna,
non discernendo il corpo e sangue tuo,
Cristo e Dio mio.
Ma, pieno di fiducia nella tua misericordia,
mi accosto a te che hai detto:
« Chi mangia la mia carne
e beve il mio sangue
rimane in me e io in lui ».
Abbi dunque pietà di me, o Signore,
e, sebbene peccatore, non svergognarmi,
ma agisci con me
secondo la tua misericordia.
Che questi santi misteri siano per me
guarigione, purificazione, illuminazione,
difesa, salvezza, santificazione
dell'anima e del corpo.
Fa' che essi allontanino da me
ogni immaginazione, ogni azione cattiva
e ogni influenza diabolica che agisca,
tramite lo spirito, sulle mie membra;
fa' che accrescano la mia fiducia
e il mio amore per te,
emendino la mia vita e la rendano sicura,
per progredire
nella virtù e nella perfezione;
per osservare i comandamenti
e comunicare al tuo Santo Spirito.
Fa' che siano viatico per la vita eterna
e difesa gradita
davanti al tuo temibile tribunale
e che non siano di giudizio o di condanna.

(Ieron Enkeiridion, Tipografia italo-orientale «San Nilo», Grottaferrata 1919, p. 63)

Ringraziamento dopo la comunione

Signore Dio, Gesù Cristo,
re dei secoli e creatore di tutte le cose,
ti ringrazio di tutti i beni
che mi hai concessi
e della comunione ai tuoi purissimi
e vivificanti Misteri.
Ti prego dunque, o Dio buono
e amico degli uomini,
custodiscimi sotto la tua protezione
e all'ombra delle tue ali:
concedimi, fino al mio ultimo respiro,
di ricevere degnamente i tuoi santi Misteri
con purità di coscienza,
per la remissione dei miei peccati
e la vita eterna.
Perché tu sei il pane di vita,
la sorgente della santificazione,
il dispensatore dei beni;
e a te noi rendiamo gloria
con il Padre e con lo Spirito Santo,
ora e sempre e per i secoli dei secoli.
Amen.

(Preghiere dell'Orìente bizantino, a cura di suor Maria del Monastero russo Uspenskij di Roma, Morcelliana, 1975, p. 123)

(da Preghiamo con i Padri della Chiesa, 1992. Ed. Paoline. Biografia, p. 200
A Dio, signore di misericordia, pp. 51-52; In te si rallegrano le creature, p. 73; Preparazione alla Comunione, pp. 136-137; Ringraziamento dopo la Comunione, p. 141).

 

Letto 3354 volte Ultima modifica il Lunedì, 31 Ottobre 2011 19:26
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

Search