APPENDICE II
La chiesa delle origini
Pasqua ebraica
e Pasqua Cristiana
di Don Filippo Morlacchi
Le quattro stagioni della Pasqua
Non poche trattazioni distinguono tre Pasque: quella dell’AT, quella di Cristo e quella della Chiesa. Mi in realtà occorre distinguere 4 pasque diverse, due reali e due simbolico-sacramentali:
- la Pasqua di Yhwh: cioè il passaggio salvifico di Yhwh nella notte dell’uscita dall’Egitto;
- la Pasqua dei Giudei: cioè la celebrazione liturgica annuale di questa pasqua, attraverso la rievocazione di tutti gli eventi della storia della salvezza, culminata in quella notte;
- la Pasqua di Cristo: cioè la sua immolazione come vittima di salvezza, il suo "passaggio da questo mondo al Padre" (Gv 13,1);
- la Pasqua della Chiesa: la celebrazione annuale (ma anche settimanale e quotidiana) della Pasqua di Cristo fino al giorno del suo ritorno nella gloria.
Questa suddivisione non deve far perdere di vista l’unità del mistero pasquale: unica è la pasqua dell’Antico e del Nuovo Testamento, nella sua dimensione storica (pasqua 1 e 3) e in quella liturgico-simbolica (pasqua 2 e 4). La Pasqua è infatti stesso Cristo (1Cor 5,7), presente in modo diverso in tutta la storia della salvezza e in tutta l’economia sacramentale.
Ne deriva una continuità essenziale e vitale tra pasqua ebraica e pasqua cristiana, secondo una logica di inveramento e non di sostituzione. Dunque è assolutamente impossibile comprendere il valore della Pasqua cristiana se la si espunge dal suo alveo nativo.
Ecco allora uno schema sintetico:
Antico Testamento | Nuovo Testamento | |
Prefigurazione simbolica: la cena | Prefigurazione liturgica: l’ultima cena | |
Storia | la Pasqua di Yhwh | La Pasqua di Cristo |
Liturgia | la Pasqua dei Giudei | la Pasqua della Chiesa |