La libertà in Cristo non ha solo una strada che divide il cuore e il resto del corpo, ma tante strade che abbracciano l’uomo e la sua libertà nella propria pienezza.
Il nostro compito nella società secolarizzata non consiste nel mutarne le strutture, affinché esse cambino l’uomo. Il nostro compito è di cercare di lasciare che Dio parli ad ogni essere umano che noi incontriamo...
Gli avvenimenti storici rappresentano le potenzialità umane, le mostrano nella loro attualizzazione e simbolizzano in essa lo scopo stesso della storia.
Lo spirito è quella funzione vitale che caratterizza l'uomo come tale nelle sue manifestazione religiose, culturali e morali. Lo Spirito divino, invece, è l'unità di capacità e di significato.
Il cambiamento del clima non è cominciato solo con il Papa, scelto “quasi dalla fine del mondo”. Ormai da decenni tale cambiamento compie i propri passi.
In questa sede vorrei osare e scegliere una strada poco battuta, ancora pressoché inesplorata, cercando nei limiti del possibile di combinare due inclinazioni – quella interiore e quella proiettata verso l’esterno, – per muovere alla volta di quel popolo cui un tempo siamo appartenuti (e, forse, tutt’ora apparteniamo) e di cui, in prospettiva soteriologica, ognuno di noi è chiamato a far parte.
Il patriarca Hazim era l’uomo del dialogo, tra cristiano ortodossi e cattolici, ma anche tra cristiani e musulmani.
In Etiopia, come dovunque nel mondo cristiano, pregare è prima di tutto adorare Dio. Riconoscerlo come il Dio che ci ha creato, che ci ama e che ci salva.
Il sistema di Tillich non è chiuso, perciò si può verificarne la validità da un altro punto di vista che permetta di prolungare lo stesso tipo di riflessione teologica.
La società di oggi, formata attraverso l’esperienza sovietica o dalla generazione cresciuta nella Russia post-comunista, è molto diversa da quella che è vissuta 100 anni fa. Come reazione al clericalismo nascente rinasce anche l’ateismo militante.