Oggi, dove avanzano il nichilismo e il relativismo, in un tempo appiattito sul presente, poco aperto al futuro, in una civiltà dominata dallo stress fino ad apparire depressa, il tema della speranza risulta attuale come un segno dei tempi per la Chiesa.
Il frequente riferimento del magistero e dei credenti alla pace mostra, talora, una scarsa profondità teologica. Il saggio di E. Benvenuto attraversa la storia della teologia e gli scritti più recenti (Jüngel, Molari, Moltmann, Westermann, Weizsäcker, ecc.) per cogliere diversità e consonanze.
Nel gennaio 1978, Ivan Illich durante il suo soggiorno a Sevagramdove fu invitato per inaugurare una conferenza e passò la maggior parte del suo tempo nella capanna di Gandhi. Il presente testo è il risultato della sua meditazione nella capanna del Mahatma.
Le culture sono fluide e gli individui interpretano attivamente le loro tradizioni rinnovandole per poter gestire i cambiamenti che le relazioni con gli altri inevitabilmente comportano.
La figura di Giobbe interviene in maniera non circoscrivibile nel movimento della speranza. Infatti la logica e la passione profetiche non bastano a dare senso al futuro sperato. Attraverso la crisi delle sue verosimiglianze, la speranza non può far altro che abbandonarsi all'imprevedibilità e novità di Dio.
Quel giorno mi piacerebbe che si dicesse: Martin Luther King junior ha cercato di amare qualcuno. Vorrei che diceste, quel giorno, che ho cercato di essere giusto sulla questione della guerra.
Il nostro tempo non sembra essere ricco di speranze. Non pochi esprimono forti timori per il futuro della storia umana. Lo sviluppo della scienza e della tecnica, in questi ultimi decenni, ha reso molto più facile il soddisfacimento di tutti i desideri istintivi con la vertiginosa produzione dei beni e con la conseguente sempre più larga offerta.
Nell’Islam ciò che s’intende per speranza è il desiderio ardente che un musulmano ha, che una cosa voluta succeda. E’ la grande speranza che le sue buone opere siano accettate do Dio e che i peccati siano perdonati da Lui.
Attraverso il linguaggio e nel linguaggio, l'immaginario resta disperato. Ma proprio in questa disperazione, che impedisce all'immagine di chiudersi su se stessa in uno sdoppiamento vano e sterile abita la speranza umana...
Credo che il nome santo di Dio, unico Signore degli uomini e dei popoli, sia un nome di Pace. Pronunciato con venerazione e con fede Esso crea comunione e non divisione tra le genti...