L'Islam ha mille volti diversi: è possibile superare gli attuali, generici, e troppo diffusi pregiudizi? Cercheremo una risposta in un convegno, organizzato da Dimensione Speranza Onlus: appuntamento il 20 novembre 2010 a Roma.
di Mostafa El Ayoubi
da Nigrizia - maggio 2010
La nascita del Comitato per l'islam italiano e i nuovi vertici dell'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia sono due elementi di novità che meritano una riflessione. Per cogliere alcune dinamiche interne all'eterogenea comunità musulmana, che oggi conta quasi un milione e mezzo di persone, in maggioranza immigrati.
I testi coranici costituiscono già un insieme ordinato, simile alla forma nella quale li conosciamo oggi? Difficile saperlo, in quanto non si dispone di alcun manoscritto dell’epoca. Ma è poco probabile, perché la stessa tradizione musulmana racconta che il Libro santo dell’islam è stato anche il risultato di una raccolta organizzata dopo la morte del Profeta.
Le religioni, già coinvolte nei vari processi di resistenza alla penetrazione coloniale, sono state protagoniste anche nella decolonizzazione del continente.
I sufi, detti anche “dervisci” rappresentano la parte mistica e più illuminata dell’Islam e sono attivi in tutti i campi delle arti e delle scienze nel rispetto di ogni cultura e d’ogni religione, diffondendo ovunque la buona parola della bontà e della pace.
Il discorso dell'identità riguarda tutte le religioni. Molti lo sfruttano, non per liberare le coscienze dei credenti, ma per asservirle a determinati scopi, il più delle volte connessi con il potere economico-politico. Aprire un dialogo franco su questo punto fra tutte le religioni, in particolare quelle abramitiche, è essenziale per una sana purificazione del linguaggio religioso.
Come è noto, anche se l’Islam non riconosce Gesù come Dio lo venera comunque come grande profeta e onora sua madre Maria. Ritroviamo Gesù in ben 93 versetti in 15 sure del Corano. «Non e stato ucciso, è stato elevato da Dio e discenderà sulla Terra alla fine dei tempi per liberare il mondo dalla presenza satanica dell'anticristo».
Che minaccia possono costituire le 11.000 anime che formano la comunità dei cristiani in Algeria per il resto dei 32 milioni di musulmani? Se lo domandano i firmatari della petizione e affermano “la libertà di coscienza e il diritto di ognuno di praticare la religione scelta o di non praticarla”.
Rileggere il Corano alla luce della modernità è una sfida che si impone all’islam. Invece che un attentato all’ortodossia, l’operazione potrebbe essere vivificante e creare le condizione per una vera riforma dell’islam.