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Venerdì, 20 Agosto 2004 21:22

[Non c'è bisogno, non andare] (Rûmi Gelâl Ud-dîn)

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La speranza non è soltanto un atteggiamento fideistico nei confronti del futuro. Si radica in un comportamento.

1. Che bisogno c'è di guardare la fine? Se si è seminato all'inizio del grano, alla fine non spunterà dell'orzo; e se si è seminato dell'orzo, alla fine non spunterà del grano.

2. Non andare nella vicinanza della disperazione: esistono delle speranze. Non andare nella direzione dell'oscurità: esistono dei soli.

Rûmi Gelâl Ud-dîn

 



Profilo biografico: celebre poeta e mistico persiano (1207-1273). Nato a Balkh, nel Khorasan, ebbe una buona educazione dal padre, esperto di diritto e dalla madre, discendente dei principi del Khârezm. Il padre tuttavia, caduta in disgrazia del principe di Balkh, dovette emigrare con la famiglia e si stabilì in Asia Minore, nel regno d'Iconio o di Rûm, onde il figlio Gelâl fu chiamato Rûmi, o, con l'articolo arabo, Al-Rûmi. All'inizio Rûmi si occupò di giurisprudenza, succedendo al padre nell'insegnamento pubblico tenuto nella nuova residenza. In seguito, sotto l'influenza di un suo amico, Shems ud-dîn di Tebriz, si diede alla vita mistica. Ritiratosi in solitudine, visse fino alla morte nello studio e nella composizione delle sue opere, attorniato da discepoli e visitato da personaggi famosi.

Opere di Rûmi: restano di lui due opere: il Canzoniere e la Cobla Spirituale (Mesnevi). Quest'ultima opera, che ha avuto una larghissima diffusione nel mondo islamico, tratta dell'amore di Dio e del desiderio dell'anima umana a ricongiungersi a Dio. Dio vi è visto in senso panenteistico come l'Essere universale in cui si devono "perdere" tutti gli altri esseri. Testo estremamente vario, eterogeneo, contenente molti racconti intercalati, con tratti sublimi e al contempo lunghissime digressioni. Alterna ad elaborati passi filosofici e teologici slanci di profondissima religiosità. Il testo è comunque ricco di belle immagini. Il Canzoniere si snoda in maniera analoga, ma con una struttura più lirica e con immagini più ardite. Vi risuona l'acceso desiderio di ricongiungersi con il caro amico lontano. E questo amico lontano è Dio stesso, principio e fine di ogni essere contingente. In italiano neè stata pubblicata un'antologia (Poesie mistiche) a cura di Alessandro Bausani per le edizioni Rizzoli (1980).

Su Rûmi: si rimanda all'introduzione del Bausani nella citata antologia Poesie mistiche. In Wikipedia: Gialal al-Din Rumi.

Le due citazioni che presentiamo: 1. Viene naturale pensare alla frase evangelica: le opere si riconoscono dai frutti (cfr Mt. 7,16). Il testo di Rûmi evidenzia che chi compie un'azione possiede anche gli elementi per conoscere le conseguenze prodotte dalla sua azione. 2. La speranza non è soltanto un atteggiamento fideistico nei confronti del futuro. Si radica in un comportamento, in una scelta continua nei confronti delle realtà positive dell'esistenza.

 

Letto 4690 volte Ultima modifica il Mercoledì, 22 Febbraio 2012 12:45
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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