Come noi, anche i Padri della Chiesa hanno sempre spiegato la liturgia. La differenza sta nella teologia adoperata per questa spiegazione. Essi usavano il loro metodo, la tipologia biblica, e lo applicavano ai riti. Oggi la mistagogia è stata recuperata, ma bisogna conoscerne il metodo...
Nel maggio del 2009 è andato in onda un documentario-inchiesta sull'abuso dell'immagine del corpo delle donne nella TV italiana e di quella che oggi viene definita cattiva televisione. Un esempio del potere televisivo nella società contemporanea.
Ogni gesto non è mai innocuo: genera un modo di percepire e percepirsi, perché tutto è simbolo, che significa e agisce in profondità nelle persone; tutto parla, dal modo si stare in piedi alle vesti del celebrante. La liturgia ha una forma e una forza: attenti a qualche ingenuità.
Nell'economia della salvezza, la 'liturgia' (érgon, opera divina, a favore del laós, popolo) è evento teantropico cioè divino-umano.
Nell'edizione italiana del Messale del 1983 sono riportate, in appendice, altre preghiere eucaristiche: la V/A, V/B, V/C, V/D, proposte dal Sinodo Svizzero negli anni '70 e da allora adottate in alcuni altri paesi tra cui l'Italia.
Questa preghiera ecaristica è stata elaborata nell'ambito della riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II. Le fonti liturgiche della preghiera sono: l'anafora di san Marco evangelista; l'anafora di Giacomo il Minore e l'anafora di san Basilio di Cesarea. In particolare attinge alla prima fonte per quanto riguarda i temi della lode a Dio, della Creazione e dell'amore di Dio per il peccatore...
Questa preghiera eucaristica può essere definita "nuova", in quanto non adotta come modelli testi liturgici antichi. Chiamata anche "canone di Paolo VI", dal nome del papa che l'ha approvata (si ritiene che ne sia stato estensore materiale in massima parte il liturgista Cipriano Vagaggini).
Non è inutile l’invito a dare adeguato valore di polo differenziato al luogo della custodia e dell’adorazione rispetto a quello della celebrazione.
Profeticamente, il giorno dopo la emanazione nel luglio del 2007, il card. Ruini aveva visto bene «il rischio che un motu proprio emanato per unire maggiormente la comunità cristiana fosse invece utilizzato per dividerla».
Con la preghiera eucaristica, cioè la preghiera di azione di grazie e di santificazione, ha inizio il momento centrale e culminante dell’intera celebrazione. Il significato di questa preghiera è che tutta l’assemblea si unisce insieme con Cristo nel magnificare le meraviglie di Dio e nell’offrire il sacrificio.