Ecumene

I viandanti di piccoli ponti (il Centro di San Clemente a Kiev)di Vladimir Zelinskij I tanti anni di ricerca di una rapida e visibile unità ci hanno convinto che non esiste ancora un unico grande ponte che possa unire le due estremità del burrone che da mille anni separa l’Oriente dall’Occidente. Ma si può trovare o, piuttosto, costruire di nuovo dei piccoli ponti – se non ancora tra le Chiese storiche, almeno tra le persone, le culture, le iniziative, gli slanci dello spirito che cercano uno spazio comune nelle realtà divise. Uno di questi ponti porta il nome di San…
Il buddismo offre attraenti metodi di lavoro su di sé. Ma è sempre ben compreso dagli Occidentali che tendono ad applicarvi delle categorie che non sono necessariamente le sue?
Ugo Janni (1865-1938), pastore valdese, è una delle figure più significative della cultura evangelica italiana, i cui meriti furono ampiamente riconosciuti anche all'estero con il conferimento di un dottorato honoris causa.
Dialogo ecumenicoIl documento finale approvato a Sibiudi Andrea Pacini Su temi etici centrali è emersa la distanza rispetto a una posizione comune delle Chiese. Soltanto sul finire del mese di settembre è stato reso pubblico il messaggio finale dell’Assemblea ecumenica europea di Sibiu. La pubblicazione è avvenuta dopo una lunga attesa, tenuto conto che l’Assemblea si è conclusa sabato 8 settembre, e che il documento era stato approvato la sera dell’ultimo giorno. Le ragioni di questo procrastinare e i suoi esiti meritano di essere conosciuti e sollevano alcune riflessioni. In primo luogo occorre osservare che, mentre lo sviluppo dell’insieme dei…
Letture giudaiche medievali del Libro di IsaiaLa consolazione di Israele e il servo del Signoredi Mauro Perani Al profeta Isaia nella letteratura esegetica ebraica medievale è riservato un posto di ri­lievo fra gli altri profeti, in conformità con quanto avveniva già nei testi rabbinici dei secoli precedenti. Il nucleo del suo libro considerato da diverse fonti come la punta più significativa del suo messaggio profeti­co è probabilmente la sezione nota come li­bro della consolazione. Se Geremia ha il compito scomodo di annunciare il castigo divino, a Isaia spetta quello assai più soave di consolare il popolo d'Israele e di annun­ciargli…
Mercoledì, 30 Aprile 2008 00:08

Incontro all'Islam (Fabrizio Mastrofini)

Testimonianza I Le Piccole sorelle di Gesù nel MaghrebIncontro all'Islamdi Fabrizio Mastrofini La fiducia verso l’altro apre ogni porta. E’ l’esperienza vissuta nel quotidiano con i musulmani. In uno stile di amicizia. Il dialogo che parte dagli aspetti quotidiani, dal lavoro, dal vivere fianco a fianco, condividendo spazi e problemi della vita di tutti i giorni. È la caratteristica del dialogo interreligioso attuato dalle Piccole sorelle di Gesù, che si ispirano alla spiritualità di Charles de Foucauld, nate nel 1939 in Algeria a Touggourt, dove piccola sorella Magdeleine Hutin ha dato vita alla prima comunità. Sono oggi presenti in 67…
Che minaccia possono costituire le 11.000 anime che formano la comunità dei cristiani in Algeria per il resto dei 32 milioni di musulmani? Se lo domandano i firmatari della petizione e affermano “la libertà di coscienza e il diritto di ognuno di praticare la religione scelta o di non praticarla”.
Arabo-cristiani: la perduta modernitàdi Tarek Osman Dopo i fasti del passato in Egitto come in tutto il Medio Oriente, il ruolo degli arabo-cristiani è fortemente ridimensionato. «Con passi come questi, la saggezza e la lungimiranza della maestà vostra porteranno l'Egitto all'avanguardia nella modernità in Oriente»: così diceva Nubar Pasha un importante funzionario pubblico che divenne poi il primo Primo Ministro egiziano) la cui famiglia si era stabilita in Egitto all'inizio del XIX secolo. Il destinatario della lode era il Kedivè d'Egitto, e l'occasione l'inaugurazione del Teatro dell'Opera del Cairo nel 1869 - il quarto del mondo e il primo in…
Le Chiese dell'oriente cristianoLa Chiesa Ortodossa di Albaniadi John Nellykullen Il Cristianesimo arrivò in Albania prima del 4 secolo, da due direzioni. I Ghegs nel nord del paese divennero cristiani latini, il popolo Tosk nel sud divenne bizantino. Però a seguito della conquista turca nel quindicesimo secolo, a causa delle vessazioni, intimidazioni e condizionamenti di tipo socio-economico la maggioranza della popolazione divenne musulmana. Durante l’occupazione turca, la popolazione ortodossa che era rimasta in Albania fu sotto la giurisdizione del Patriarcato di Costantinopoli. L’Albania divenne è divenne una nazione indipendente dopo la guerra dei Balcani degli anni 1912-1913, e quasi immediatemente…
L'Intercomunione agognata e proibitadi Gaëlle Courtens Nei Cantoni elvetici, la popolazione è divisa quasi a metà tra protestanti e cattolici. E il tasso di coppie miste è assai elevato. Da qui la sofferenza delle famiglie interconfessionali, unite nella vita e divise al momento dell'Eucaristia. «Sono molti i cattolici svizzeri che sono stati profondamente scioccati dalle recenti misure romane in materia di Eucaristia e in particolare di ospitalità eucaristica nei confronti dei non cattolici». Non usa mezzi termini padre Pierre Emonet, teologo e caporedattore della rivista Choisir, da sempre fortemente impegnato nel dialogo ecumenico in Svizzera. «In molte regioni, e in…
Il valore teologico del sincretismo nella teologia pluralistadi Alfonso Soares Questo testo vuole evidenziare, nel modo più schematico possibile, il valore teologico del sincretismo religioso, inserendolo nella dinamica divino-umana della rivelazione. Tenterò di suggerire alle lettrici e ai lettori che il sincretismo è la rivelazione di Dio in atto, considerando che non esiste altro modo di accedere al mistero se non facendolo a poco a poco, in forma frammentata, fra avanzamenti e retrocessioni, luci ed ombre (...). Di che stiamo parlando e perché insistete su un termine controverso come questo? Molti termini si contendono l'attenzione della teologia pluralista in questi…
Averincev: l’esperienza di costruire cultura(seconda parte)di Vladimir Zelinskij (continua) Capax Dei Nella «gioia dell'iterazione» che stupì Mandel'štam, ossia nella gioia di aver trovato e riconosciuto i giacimenti della Sapienza o della Shekinah in una moltitudine di specie culturali, Averincev non si ripete, non si ferma nella sua ricerca, non celebra il passato per amore della sua canuta antichità. Prima sembrava che non si sarebbe mai deciso a uscire dai porti accoglienti e vastissimi della «sua» antichità, ma poi si è scoperto che si muoveva con altrettanta sicurezza anche sulla «nave della modernità». Si tratta non solo dell'attualità di nuovi temi,…

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