Averincev: l’esperienza di costruire cultura(prima parte)di Vladimir Zelinskij A Natalija Petrovna Averinceva Nell’introdurre questa riflessione sui Sergej Averincev, penso innanzitutto alle sue poesie. Poesie che si vorrebbe chiamare «preghiere come gigli del campo», dal titolo che il monaco Kiprian Kern diede al suo libro sulla poesia liturgica, nella quale le parole, come steli di fiori, si piegano lievemente sotto il peso leggero, incorporeo, della preghiera. Oh Dio, le parole fuggonodalla fragile dimora dell'uomoal nostro sentimento carnalemisteriosamente indifferenti;staccandosi dalla mano, cominciano a vagare.Come cani randagi ululano:meglio è per loro ritornare a Te,stringersi al Tuo sacrario. (1) «Il deserto è fiorito come…