Ecumene

Giovedì, 02 Settembre 2004 22:38

Nessuno è forestiero a Roma

di Giovanni Cubeddu Narrano le cronache del 1916 che alla morte di Charles de Foucauld i tuareg suoi amici, fieri musulmani, percorsero più di mille miglia nel deserto per portare l'ultimo omaggio all'uomo che, in umiltà e amicizia, aveva testimoniato Gesù in mezzo a loro. Musa ag Amastane, capo beduino, lo ricordò così ai suoi: "Charles, il nostro marabout (uomo santo nel lessico islamico, ndr) è morto per tutti noi. Possa Dio avere misericordia di lui e accada a noi di poterlo incontrare ancora in paradiso". Le parole di Musa riecheggiavano la delicatezza che ottocento anni prima aveva nutrito i…
Mercoledì, 01 Settembre 2004 23:29

Ateismo per la fede

di Rowan Williams(Arcivescovo di Canterbury) Discutere di quello in cui gli altri non credono aiuta il dialogo tra le tre religioni abramitiche. Non per nulla Olivier Clément, teologo ortodosso francese, scrisse sulla "purificazione grazie all'ateismo". Arrivare a credere con convinzione in un certo tipo di Dio può costituire il passo più importante nella direzione del vero Dio. Ciò che vorrei suggerire specificamente a proposito del dialogo tra le fedi mondiali è che noi passiamo più tempo a guardare quello che le altre religioni non credono. Qualche anno fa, un teologo americano scrisse un libro sulla dottrina cristiana sotto forma di…
Lunedì, 30 Agosto 2004 23:17

Shabbat - Il Sabato

Nella Bibbia troviamo scritto: "E furono compiuti i cieli, la terra e tutte le loro creature. E terminò il Signore nel giorno settimo l'opera Sua e si riposò, il settimo giorno, da tutta l'opera che aveva fatto. E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso cessò (shavàth) tutta l'opera Sua che aveva compiuto" (Bereshìth, Genesi 2, 1-3). Il termine Shabbat deriva dalla radice ebraica Shevat (cessare). Il sabato ebraico infatti implica la cessazione di qualsiasi attività lavorativa. Tra i numerosi precetti che l’ebraismo prescrive lo Shabbat ha sempre occupato un posto fondamentale nel cuore dell’ebreo osservante.…
Lunedì, 30 Agosto 2004 23:13

I Tefillin

"E narrerai a tuo figlio in quel giorno dicendo: 'Per questo fece il Signore a me quando uscii dall'Egitto'. E sarà per te come segno sul tuo braccio e come ricordo tra i tuoi occhi affinché sia la Torà del Signore nella tua bocca, giacché con mano forte ti ha fatto uscire il Signore dall'Egitto. Ed osserverai questo statuto al suo tempo, di anno in anno" (Esodo XIII, 8-10). "E sarà per te come segno: l'uscita dall'Egitto sarà per te come segno sul tuo braccio e come ricordo tra i tuoi occhi. Che tu scriva questi brani e li leghi…
Lunedì, 30 Agosto 2004 23:10

Qaddish

Si tratta di una preghiera formulata in aramaico. Il titolo significa "Santo", e con esso si vuole indicare la "santificazione del Nome di D.", cioè la proclamazione della santità di esso. In origine era una dossologia che chiudeva la lettura della Scrittura e la spiegazione che l'aveva seguita. Il contenuto è messianico; l'invocazione dell'avvento del Regno seguiva quindi la promessa del suo avvento, contenuta nella Scrittura. È superfluo mettere in evidenza le assomiglianze con la preghiera cristiana del "Padre nostro".
Lunedì, 30 Agosto 2004 23:07

Il Tallit

“Il Signore aggiunse a Mosè: «Parla agli Israeliti e ordina loro che si facciano, di generazione in generazione, fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di ogni angolo un cordone di porpora viola.Avrete tali fiocchi e, quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per metterli in pratica; non andrete vagando dietro il vostro cuore e i vostri occhi, seguendo i quali vi prostituite. Così vi ricorderete di tutti i miei comandi, li metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio.Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatti uscire…
Lunedì, 30 Agosto 2004 23:05

Riti e rituali - Purim

di Maryline Guitton Un allegro baccano Festa ebraica con le caratteristiche del carnevale, Purim ricorda l’eroismo di Esther la Nascosta - questo è il significato del suo nome. Sposa del re di Persia Assuero e nipote di Mardocheo, membro del consiglio dei saggi (ebrei) visse alla corte reale, senza rivelare la sua appartenenza al popolo ebraico. Questo, fino al giorno in cui il primo visir Haman concepì il progetto di sterminare la comunità ebraica della Persia e della Media. Ester venne a conoscenza di questo progetto, grazie allo zio. Il 14 adar (sesto mese dell’anno ebraico), Ester ottenne dal suo…
Martedì, 17 Agosto 2004 02:20

Le Chiese Orientali

di Sergio Mercanzin A. CHIESA APOSTOLICA CATTOLICA ASSIRA DELL'ORIENTE (CALDEA) Fa risalire la sua origine all'apostolo Tommaso. È una delle chiese più antiche e venerabili. Lingua liturgica è il siriaco orientale, la più vicina alla lingua che parlava Gesù. 450.000 fedeli circa (Iraq, Iran, India, Libano, Siria, ecc.). Nel medioevo arrivava a 70 milioni di fedeli. È sempre stata una chiesa missionaria: India, Asia Centrale, Cina. Dal 1976 è patriarca Mar Dinka IV, nato in Iraq, vescovo in Iran, residente negli Usa. Chiesa nestoriana (non ha accettato le definizioni del concilio di Efeso 431 sull'unica persona di Cristo, seguendo invece…
di Donato Giordano O.S.B. Sin dall'antichità, la data del giorno in cui celebrare la Pasqua, cioè il giorno della risurrezione del Signore dalla morte, è stata causa di gravi divergenze tra le varie comunità cristiane, ognuna delle quali seguiva una diversa tradizione, fondata su una differente interpretazione del dato scritturistico.
Non basta conoscere i momenti storici che hanno portato alla separazione tra la Chiesa di Roma e quella ortodossa e sapere che il contrasto e la divisione nacquero fondamentalmente da motivi politici e culturali...
Martedì, 17 Agosto 2004 00:07

La mistica nell'anima russa

di Sergio Mercanzin"Spagna e Russia, due nazioni incinte di Dio". L'affermazione è dello scrittore di origine romena E. M. Cioran, nella sua opera Lacrime e santi, pubblicata nel 1937 (l'anno in cui arrivò a Parigi per restarvi).
Giovedì, 12 Agosto 2004 02:55

La settimana Santa nella Chiesa Ortodossa

di Michele Driga Premessa Basato su un'antica tradizione giudaica, l'anno liturgico nella Chiesa Ortodossa comincia il primo settembre e si chiude il 31 agosto, avendo come punto centrale la Santa Pasqua. L'anno liturgico non è soltanto una commemorazione dell'intera attività del Signore, ma anche una realtà religiosa, la continuazione della vita di Cristo nella Chiesa per la nostra salvezza. Il Salvatore è l'eterno vivente nella sua Chiesa e continua ad essere la vita di tutti "perché, come dice San Paolo, quelli che vivono non vivano più per se stessi ma per Colui che è morto e risuscitato per loro" (2…

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