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Lunedì, 01 Marzo 2010 00:59

Ritorna al tuo cuore.

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A cura di P. Franco Gioannetti

Introduzione

Visitatore, visitatrice del sito, l’articolo seguente traccia un cammino di interiorità, lungo il quale puoi essere accompagnato/a.

Ti consiglio di utilizzarlo seguendo le presenti indicazioni:

a) leggi tutto il testo e lascia scorrere un paio di giorni

b) rileggi ancora questa prima parte e riflettici un poco, senza tensioni, prenditi un po’ di tempo.

c) passa progressivamente ai tre momenti secondo le indicazioni che troverai

Nel suo libro “L’arte di amare” E. Fromm afferma che la contemplazione è la più alta attività dell’uomo.

Attività che ha la sua sorgente nell’amore inteso come “potere attivo” della persona.

Cosa è il “potere dell’amore”?

E’ il suo dinamismo, la sua forza umile ed incontenibile che spinge la persona ad uscire da se stessa, dalle sue maschere, dalle sue chiusure, dalla sua solitudine, per condurla ad un incontro, che dà vita, con un “tu” che viene accolto non come uno straniero, di cui sospettare, ma come un compagno, come un amico; ad una scoperta, in un clima “riscoperto” di fraternità, di ciò che abita il suo mondo, ed infine alla conoscenza di quel Dio che percepito come “il totalmente Altro”, tuttavia, allo stesso tempo, è sentito anche come l’Emmanuele “il Dio con noi”.

Fromm dice che è un “potere attivo” e con questo ne specifica il carattere totalizzante; perché chiama tutto l’uomo: spirito, anima e corpo.

La contemplazione ha dunque la sua sorgente nell’amore e rivela il volto intimo e profondo della persona e ne promuove la sua intera umanità.

Questo non significa che sia una realtà dotata di crescita spontanea, ma è piuttosto una realtà bisognosa di promozione e di educazione.

Si tratta dunque di un cammino articolabile in tre momenti:

- il ritorno al cuore

- un cammino di liberazione

- il silenzio, l’ascolto, la solitudine

 

 

Letto 4539 volte Ultima modifica il Giovedì, 04 Aprile 2013 09:08

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