Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
Considerato tra i più grandi mistici è, al tempo stesso, uno dei più dimenticati. Poco conosciuto in Italia, è un autore né facile né accomodante.
Non è un mistero che le distorsioni cartografiche sono state utilizzate, da non poche cancellerie, per raccontare il mondo dal punto di vista di coloro che hanno vinto le guerre, il mondo visto dai potenti.
Mi permetto di suggerirvi alcuni elementi per una formazione al dialogo interreligioso nella consapevolezza che la formazione al dialogo è un processo senza fine.
La teologia cristiana in generale e, al suo interno, quella protestante entrano in dialogo con il cristianesimo pentecostale e con gli sforzi di nuove inculturazioni dell'Evangelo alla ricerca di piste nuove per una più ampia e profonda conoscenza dello Spirito.
È probabilmente caratteristica del popolo ebraico vivere e sopportare, già nella sua eccezionale storia e nella precarietà della sua condizione e della sua collocazione sulla terra, l’incompiutezza di un mondo sperimentata a partire dall’esigenza, irriducibile e urgente, della giustizia nella quale risiede l’essenza del suo stesso messaggio religioso.
Le finalità di questi scritti non sono certamente quelle di fornire informazioni storiche (sebbene alcuni elementi possano essere letti anche in questa ottica), ma neppure quelle di divertire con invenzioni fantasiose e bizzarre, come si potrebbe a volte credere: piuttosto, la prospettiva è teologica e dottrinale.
Il problema che si pone oggi è come comprendere il patrimonio islamico e poter dare applicazione pratica ai suoi ideali, così da produrre modelli viventi ed efficaci che liberino la religione dalla prigionia delle tradizioni che hanno acquisito una nota di sacralità.
Si tratta di una morte e di una risurrezione, di morire a ciò che saremmo stati se fossimo soltanto uomini di risuscitare - a ciò che siamo essendo uomini cristiani.