Atti 13-14:
il primo viaggio missionario di Paolo
di Don Filippo Morlacchi
Antochia di Pisidia
- Salpati da Pafo, arrivo ad Attalia, poi a Perge (12 km dal mare). Paesaggi brulli (siamo in Turchia!), la prospettiva di dover valicare la catena del Tauro, pericolosa per la natura e per il brigantaggio: Marco torna a Gerusalemme (forse anche perché Paolo ha strappato l’autorità di capo della spedizione a Barnaba, suo cugino: infatti si parla ora di "quelli intorno a Paolo" (At 13,13). A Cipro, Barnaba era stato molto utile e importante; ma già nell’ambiente pagano di Pafo contava di meno; ora era praticamente eclissato da Paolo. Il ruolo di Marco e la sua affidabilità dopo questa defezione resterà una ferita aperta nel rapporto tra Barnaba e Saulo: At 15,36-40).
- Lungo e difficile viaggio (160 km; circa una settimana) verso Antiochia attraverso la catena del Tauro. Antiochia, nota per il commercio delle pelli, aveva un vivace presenza giudaica. Paolo inizia la predicazione in sinagoga, alla presenza di giudei, proseliti e timorati di Dio (13,16). Predica classica, molto simile a quelle di Pietro nei primi capitoli si At: parlando a giudei, omette la predicazione della rivelazione naturale e va subito alla storia sacra, annunciando l’insufficienza della legge mosaica per la giustificazione dell’uomo (13,39!). Invito a proseguire il sabato seguente, probabilmente con sentimenti contrastanti tra farisei (pro- legge) e timorati di Dio (che vi intravedevano una maggiore libertà possibile). La settimana seguente grande folla; i giudei (di taglio farisaico, pro-legge) si oppongono violentemente. Paolo dichiara il passaggio ai pagani (13,46). Da quel momento, nessuna predicazione più in sinagoga, ma in case private di pagani. Tale attività "in tutta la regione" (13,49) sarà durata un’annetto.
- Visto lo sviluppo preoccupante della nuova dottrina, i giudei passano alle strategie politiche: sobillano le "donne pie" (equivalente e "proseliti": mentre gli uomini spesso non facevano il passaggio da "timorati di Dio" a "proseliti" veri e propri a causa dell’obbligo della circoncisione, per le donne era più facile…). Paolo e Barnaba, perseguitati (flagellati?), vanno ad Iconio.