Formazione Religiosa

Teologia (247)

Mercoledì, 30 Giugno 2010 22:10

Tra "già" e "non ancora" (Filippo Manini)

Il discorso sulla fine della storia s’innesta su quello del regno di Dio: il mondo nuovo è già iniziato ma il vecchio (col peccato) non è ancora cancellato. L’attesa non sminuisce l’impegno della chiamata di Dio.
La storia della salvezza ha come centro e protagonista Gesù Cristo. Tutto il divenire dell’umanità converge, nel disegno di Dio, verso lui, nel quale devono essere restaurate ed elevate tutte le cose.
Mercoledì, 26 Maggio 2010 21:30

L’idea di Chiesa Popolo di Dio (Dario Vitali)

Affermare la continuità tra LG I e LG II non significa svuotare l’idea di popolo di Dio della sua forza innovativa. Significa però superare l'affermazione che solo nella sua versione “democratica" tale idea abbia carattere di novità.
Il rapporto dicotomico tra scienze naturali e scienze dello spirito, che storicamente è stato al centro di divisioni e di malintesi non è più così forte. Le scienze fisiche non sono più in grado di mettere in crisi i mondi religiosi e le loro acquisizioni. Tutto si sta modificando e trasformando entro le scienze stesse.
L’uomo, vertice e sintesi della creazione, ha ricevuto da Dio il compito di perfezionarla e indirizzarla fino a lui, suo fine e Signore. Per questo ha ricevuto una somiglianza particolare con Dio nell’intelligenza e nella libera volontà, segno di sovranità. Solo un amore libero infatti può essere gradito a Dio.
Se le religioni sono potenzialmente strumentalizzate in nome dell’ideologia, nello stesso tempo bisogna riconoscere loro un potere simbolico che ha garantito nella storia umana uno spazio di libertà e di dignità di fronte all’umiliazione, alla disperazione e ad ogni forma di repressione.
Dal punto di vista teologico, l'opzione per i poveri è in realtà opzione per i senza giustizia. Definirla "preferenziale" significa svuotarla.
Il problema della creazione e come concepirla in questi ultimi anni è ritornata più volte nelle pagine dei giornali e delle riviste anche scientifiche per le ostilità mosse negli Stati Uniti contro il darwinismo, dapprima dai cosiddetti creazionisti e poi dai sostenitori del «Progetto Intelligente».
Tutto ciò che esiste è creatura, e Dio l’ha chiamata all’essere per farla partecipe della sua perfezione e del suo amore. Le prime pagine della Bibbia evocano in un linguaggio semplice e immaginoso, ma profondo, le origini dell’universo e dell’uomo da parte di Dio solo.
Mercoledì, 10 Febbraio 2010 20:52

Ma Cristo voleva la Chiesa? (Maurilio Guasco)

Durante il periodo del modernismo la discussione sulla continuità tra la predicazione di Gesù e la nascita della Chiesa poneva in crisi l’origine divina della Chiesa stessa. Oggi, in un contesto di dialogo tra le scienze, polemiche e accuse sono fuori luogo.
Il cristiano sa che all’origine di tutto ciò che esiste c’è Dio, uno, vivo e vero, onnipotente, eterno, misericordioso, perfettissimo nell’intelligenza, nella volontà e in ogni attribuzione.
Dopo una lunga pausa, determinata da un serio incidente in montagna, nell’ottobre del 2005, riprendo la collaborazione con  p. Franco e colleghi, ricominciando da un tema, che anche personalmente mi ha coinvolto in modo diretto, concreto e non teorico.

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