Al carattere intrinsecamente contraddittorio e scandaloso della croce-evento si aggiunge il linguaggio con cui la croce-simbolo, che vediamo esposta nelle chiese, nelle aule scolastiche, negli ospedali, ci parla. Un linguaggio tutt’altro che esplicito.
Non ci rendiamo conto di quanto questo modo di fare e di comprendere sia scandaloso per un cristiano...
Proponiamo qui non un trattato di teologia o riflessioni sulla spiritualità mariana, ma un insolito racconto letterario, di un autore russo di origini ebraiche...
Che cosa accade all'acqua quando la goccia cessa di esistere? Niente. La goccia cade nel mare, ma l'acqua tuttavia non scompare…
Per molti il pane è carico di ricordi. Fa pensare ai tempi della miseria, quando spezzato e consumato alla stessa tavola diventava espressione della solidarietà. Ma dice anche la speranza d'un mondo migliore, dove non ci saranno più affamati.
La teologia di Calvino assume il suo carattere distintivo particolarmente nel periodo in cui i suoi sostenitori devono far fronte alla persecuzione; reclama una divisione tra la verità e la falsità ed è cosciente del prezzo della sua confessione...
La conversione non è solo faccenda di cuore, ma riguarda anche la ragione. Perché esprime il senso di un ritorno alla verità che si ha dentro di sé.
La presente ricerca concerne una ricognizione sui luoghi appositamente predisposti per essere offerti alla meditazione e alla preghiera di persone diversamente credenti. Si tratta di edifici o ambienti che, proprio a prescindere da una specifica qualificazione religiosa, vengono collocati sempre più frequentemente in luoghi “profani”. (parte 5 - conclusioni)
Se l’albero di cui si parla non è una pianta, ma simboleggia l’impossibilità da parte dell’uomo di fare tutto e da sé, allora anche la morte probabilmente non è quella fisica. Essa rappresenterebbe non la fine della vita, ma “una esposizione a rischi mortali”...
Il ribaltamento straniante dell'idea del divino presente in tutti i percorsi religiosi è, questo sì, radicale ed assoluto. Si assiste ad una sorta di piroetta ad effetto, al punto che lo stesso Dio della minaccia e della punizione, della distruzione e della perentorietà, diviene il Dio della consolazione e del perdono, della misericordia e, soprattutto, della pace.