LA PRETESA DI VERITÀ DELLE CHIESE SPINGE A RIFLETTERE ANCORA
di Vladimir Zelinskij
teologo ortodosso
Jesus/Agosto 2007
Il documento della Congregazione per la dottrina della fede - che ribadisce che soltanto la Chiesa cattolico romana può essere pienamente identificata con la Chiesa di Cristo - come una piccola scossa che, dalle profondità dell’oceano, provocherà grandi ondate. In campo protestante non si è fatta attendere una gelida tempesta, in cui si può sentire il sapore dell’offesa dopo tanti anni di dialogo ecumenico, noi non abbiamo neanche meritato di essere chiamati “Chiesa”?
Questa identità confermata, invece, ha portato un’inattesa soddisfazione nella Chiesa ortodossa, anche se la sua «carenza» - la mancanza di comunione con il successore di Pietro - è chiaramente indicata. Secondo l’ecclesiologia ortodossa, infatti, il carisma del Pescatore appartiene a ogni vescovo in quanto capo della Chiesa locale e in comunione con gli altri vescovi il primato assoluto, anche giuridico, del vescovo di Roma è solo il frutto dello sviluppo storico Due tradizioni, quella romana e quella ortodossa, sono in discussione, ma il principio della fedeltà alla Tradizione rimane un terreno comune. L’Ortodossia sottolinea la deviazione occidentale dall’eredità del primo millennio e insiste affermando che la riscoperta di questa eredità sarebbe la principale condizione per il ritorno all’umiltà Nel documento della Congregazione non è espresso un atteggiamento in qualche modo simile?
«Secondo la dottrina cattolica, mentre si può rettamente affermare che la Chiesa di Cristo è presente e operante nelle Chiese e nelle Comunità ecclesiali non ancora in piena comunione con la Chiesa cattolica » Questa affermazione la si può capire così la Chiesa cattolica può sussistere in incognito tra le pecore degli altri ovili e l’unità deve manifestarsi attraverso la scoperta della sua presenza nascosta Ma davvero è diversa questa posizione dall’appello «Tornate al primo millennio, ritrovate la Tradizione patristica per quanto essa è ancora presente in voi»? La Chiesa ortodossa non ha mai smesso di parlare di sé, non come «venerabile Chiesa orientale», ma come unica e santa Chiesa di Cristo E quando due (?) Chiese con la stessa pretesa di verità entrano in dibattito, entrambe sono chiamate a fare ulteriori, approfondite ricerche nella Tradizione, con un orecchio aperto a ciò che oggi lo Spirito dice alle Chiese. Nessun ortodosso contesta il primato di Pietro, ma “l’infallibilità papale” era davvero voluta da Cristo? E tutti gli altri dogmi che ci dividono non sono stati introdotti in modo unilaterale, senza chiedere l’opinione dell’Oriente, come se esso non esistesse?
La chiarezza da parte della Chiesa di Roma è una sfida ci si può anche voltare dall’altra parte, facendo finta che niente sia successo…. Ma si può anche rispondere con una riflessione nuova sulla nostra enorme ricchezza condivisa.