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Mondo Oggi - Geopolitico (267)

Sahara Occidentale, la sfida dei territori liberati - LA CARTA RASDLuciano ArdesiNigrizia maggio 2008 Nella calma apparente del conflitto del SaharaOccidentale, pochi si sono accorti del sottile gioco delle parti tra il FrontePolisario e il Marocco. La posta in gioca sono i territori liberati, la partedella Repubblica araba sahrawi democratica (Rasd) dove i sahrawi esercitano lapiena sovranità. Si tratta di un terzo del paese, situato a est del muro disabbia che lo spacca in due.Il Polisario ha capito da tempo che, per contrastarela politica “del fatto compiuto” – l’occupazione militare marocchina –, bisognaopporre l’altra verità: il suo pieno controllo su…
IL“LIBRO BIANCO” COSE FATTE, COSE DA FAREFrancescoBelletti (direttoredel Cisf) Nel febbraio 2003 il Ministero del Lavoro e dellePolitiche sociali pubblicava il Libro bianco sul welfare - Proposteper una società dinamica e solidale (cfr. la presentazione su Famiglia Oggin. 4/2003, pp. 84-87), inteso come «ilnaturale proseguimento del Libro bianco sul Mercato del Lavoro» del 2001. In questodocumento veniva fissata anche Un’Agenda Sociale”, articolata su sei punti, conuna serie di obiettivi operativi specifici, da realizzare nei e negli annisuccessivi: come ribadito nello stesso documento, «La proposta di varareun’agenda sociale costituisce non solo il riconoscimento della dinamicacontinua della materia e degli interventi proposti,…
Martedì, 27 Maggio 2008 23:38

«ASSEMBLEA PERMANENTE PER LA PACE»

«ASSEMBLEA PERMANENTE PER LA PACE» di Maria Longhi Vicenza Il progetto di costruzione di una nuova base militareamericana a Vicenza era stato visionato dall’amministrazione comunale bericanel 2004, ma solo nel 2006 la cittadinanza ne è stata informata dal Giornaledi Vicenza, il quotidiano locale.Attualmente l’esercito americano ha, nella città diVicenza e nei comuni circostanti, una caserma, un villaggio residenziale, duebasi sotterranee, sulle quali vige il più rigoroso segreto militare, e due centrilogistici.Il progetto che aggiunge una nuova caserma e un nuovovillaggio residenziale, ha scatenato una forte reazione in gran parte dellacittadinanza, sia per l’impropria collocazione della caserma, al centro di unterritorio…
L’eurodeputata Viktoria Mohacsievidenzia che da un paio di mesi la polizia entra negli accampamenti e fa deicontrolli indiscriminati nel cuore della notte. Alcuni vengono prelevati etenuti in custodia per 48 ore, subendo maltrattamenti.Non è con questa modalità che unPaese democratico ricerca la sicurezza, sottolinea. Se si sospetta che in unaccampamento si possano nascondere dei delinquenti, si procede con le indagini,il fermo, l’accusa ed il rinvio a giudizio. Ma non è quello che sta succedendo.La campagna xenofoba lanciata dalla coalizione del governo Berlusconi, staalimentando la persecuzione verso tutta la comunità romena.Ricorda che in febbraio era statainviata una lettera aperta a Berlusconi,…
Venerdì, 16 Maggio 2008 12:29

VINCERE SENZA PARTECIPARE

VINCERE SENZA PARTECIPARE Emanuel Richter*, “Die Zeit”, Germaniada Internazionale 743, 9 maggio 2008(abstract)L’Italia ha votato e i buoni democratici di tutta Europa si disperano. Il nuovo Berlusconi stile 2008 sembra più moderato di quello del passato, ma la situazione di fondo è la stessa. Il popolo è stanco e si sveglia per votare e per mandare al potere un leader populista che governerà in modo autocratico un paese in profonda crisi. Così i cittadini evitano di doversi impegnare in prima persona: mandare Berlusconi al potere è come rinunciare plebiscitariamente ai diritti e ai doveri della partecipazione.In nome della postdemocrazia alcuni…
NOI, GLI OPPRESSORI DEI POPOLI DI TUTTO IL MONDO. PARLA UN DISERTORE USAda Adistadi Luca KocciObiettori di ieri, che hanno avuto il coraggio di dire no a Hitler e a Mussolini, spesso finendo i loro giorni nei lager nazisti o sui vagoni piombati che li conducevano nei vari campi della morte. Come Josef Mayr-Nusser, alto atesino che rifiutò l'arruolamento nelle SS e morì sul treno che lo stava portando da Buchenwald, dove era recluso, a Dachau (la sua storia è raccontata nel libro di uno degli organizzatori del convegno Francesco Comina, Non giuro a Hitler, San Paolo edizioni). O come…
OPPOSIZIONE ALLA GUERRA E NONVIOLENZA: "DOPO LA DELUSIONE DI PRODI SERVE UN RILANCIO"da Adistadi Luca Kocci"L'esperienza di governo ha prodotto magri risultati - ammette il ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero -: l'aumento dei fondi per il servizio civile volontario da 200 a 300 milioni di euro, significativo ma sempre inferiore alle reali esigenze; la costituzione, sebbene piuttosto farraginosa, del Comitato per la difesa civile nonviolenta presso il ministero della Solidarietà, che dovrebbe resistere alla caduta del governo Prodi; la creazione di un tavolo permanente presso il ministero degli Esteri per il servizio civile internazionale, che però molto probabilmente decadrà…
Mercoledì, 26 Marzo 2008 09:36

DIO E CESARE

DIO E CESARE di Manuel Castells – da Internazionale 734, 7 marzo 2008(abstract)Gesù, oltre a essere Dio, era anche molto intelligente. E sapeva che il suo regno era nei cieli, cioè nella mente delle persone, dove ognuno fa vivere i suoi dèi. Per questo disse di dare a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. E decise così di stabilire, senza ambiguità, la separazione tra la chiesa e lo stato. Ma, proprio come è accaduto ad altri rivoluzionari, i suoi insegnamenti, ancora vivi per chi legge i Vangeli nel loro contesto e senza…
Stop alla «rivoluzione bolivariana»: Chávez accusa il colpodi Alessandro Armatoda Mondo e Missione – gennaio 2008«Non ci siamo riusciti, per ora». Ha ammesso la sconfitta il presidente venezuelano Hugo Chávez, all'indomani del referendum che doveva trasformare il Venezuela in una repubblica socialista. Anche se per stretto margine (poco più del 50 per cento), il 2 dicembre la maggioranza dei venezuelani ha detto no alla proposta di riforma di 69 dei 350 articoli della Costituzione del 1999. Per il momento, quindi, niente rielezione indefinita del presidente, niente ridefinizione della proprietà privata, niente divieto di privatizzare le aziende statali, niente riforma della…
Venerdì, 14 Marzo 2008 19:38

Torino, terzo mondo

Torino, terzo mondodi Gad Lernerda Nigrizia gennaio 2008Scrivo sotto l'impressione del mio incontro con gli operai dell'acciaieria ThyssenKrupp di Torino, colpiti da un incidente sul lavoro che gli ha portato via quattro colleghi (e altri tre stanno lottando per sopravvivere). Un incidente che nessuno potrà mai addebitare a fatalità, dopo le loro testimonianze sull'incuria, il lassismo e la rinuncia a una seria attività di manutenzione e prevenzione. Già, perché lo stabilimento torinese di corso Regina Margherita era destinato a prossima chiusura, essendo stato raggiunto un accordo che concentra a Terni le attività italiane della multinazionale.Voi mi potreste chiedere: «E cosa…
FRONTIERE SENZA PACE KIVU, LA PROVINCIA INSTABILEdi Francesco Meneghettida Italia Caritas dicembre 2007/gennaio 2008Le guerre nella Repubblica democratica del Congo hanno causato, nell'ultimo decennio, 4 milioni di morti. Ma la lunga transizione e le elezioni della seconda metà 2006 hanno diffuso la pace in quasi tutto il paese. Anche il golpe tentato a marzo dall' ex capo ribelle Jean-Pierre Bemba è un ricordo lontano. Democrazia e sviluppo del paese guidato dal presidente Joseph Kabila sono sostenuti a livello internazionale dai governi dei paesi avanzati (accordi per investimenti economici e commerciali) e dall'Onu (la missione cui Monuc contribuisce alla transazione verso…
Le esistenze che si perdono nel "mare asciutto" della Libiadi Francesco Spagnoloda Italia Caritas – dicembre 2007/gennaio 2008Per l'Italia, la Libia è generalmente intesa come l'altra sponda di uno stesso mare, il "casello d'ingresso" di un flusso immigratorio costante e incontrollabile, che ha nelle nostre coste il punto di arrivo. Nelle parole di monsignor Giovanni Martinelli, vescovo di Tripoli, la Libia torna invece ad essere descritta con una luce diversa. Forse perché il vescovo in quella terra c'è pure nato...Monsignor Martinelli descrive una Libia che è molto di più di quello che normalmente si conosce. A partire dal suo ruolo…

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