Non è pensabile un insulto più empio perpetrato contro Dio quanto infangare il suo nome associandolo a crimini di inaudita ferocia. Chi uccide un uomo, negando così la sua umanità, è come se uccidesse Dio.
L'adulterio, l'infedeltà, resta un peccato. Ma nei confronti del peccatore e, in questo caso, di una peccatrice su cui si coagula un'ingiusta discriminazione di genere prevalgono il perdono e la misericordia, l'invito a cambiare vita.
La madre di tutte le misericordie è quella di Dio. Le altre si dicono “misericordia” perché imitano la sua e attingono vita da essa. Esiste concordanza tra l’azione di aiuto dell’uomo e quella di Dio.
Recenti fatti di cronaca, nazionali e no, ci mettono di fronte a comportamenti compulsivi nell'esercizio della sessualità e nell'utilizzo dei corpi altrui. Come la corporeità e il suo uso sono connessi immediatamente al potere e al denaro?
Anche il cristianesimo, per secoli, si è accanito contro il corpo, mentre vediamo che i vangeli ci presentano un Gesù attento ai sensi, alla corporeità, alla carne. Il peccato non viene necessariamente dalla carne, ma dall’intimo dell’uomo.
Ciascuno di noi ha una sua originalità e una sua vocazione: di qui nasce un contrasto insito in qualsiasi forma di vita associata. Ma se si assume radicalmente come senso etico della esistenza la relazione con il simile, allora il contrasto non può che cadere. Il totalitarismo politico va rifiutato, ma senza una tensione ideale che vede insieme socialità e moralità non è possibile affrontare le drammatiche questioni del mondo attuale.
Genetica umana. Due storie ci aiutano a capire cosa vuoi dire l'avanzamento della scienza genetica e cosa fare per affrontare i relativi problemi di carattere personale, familiare e sociale ed etico. Nello stesso tempo ci invitano a interrogarci sulla qualità dell'aiuto che possiamo offrire.
Rilettura dei dieci comandamenti. Il termine “invano” connota quotidianamente il senso e lo spessore del secondo comandamento; è porsi con leggerezza il nodo della crisi che oggi viviamo, rifiutarsi di discernere e progettare.
Se da una parte non si può non tener conto del gran numero di coppie con problemi di infertilità, dall’altra non si può assistere al clima da far-west in merito agli eccessi nell’applicazione di tecniche sempre più avanzate. E’ tutto giusto il dominio dei processi di procreazione?