Letture diverse nel numero 150 di "Servitium"
Il problema della fedeltà alla parola.
Incontrarsi per conoscersi e per conoscere Dio. Potrebbe essere questo uno slogan. Ma possiamo crescere soltanto nella conoscenza reciproca, attraverso l’incontro, la preghiera, lo scambio fraterno. L’incontro con Dio, se autentico, ci rimanda sempre ai nostri fratelli e alle nostre sorelle - qualunque essi siano.
L'ambito tecnico non è di competenza della Chiesa. L'ambito politico è invece di competenza della Chiesa: in questo ambito infatti la sua primaria preoccupazione deve essere una convivenza umana e umanizzante della 'polis' umana.
Il linguaggio usato è quello etico; un linguaggio che suona apertamente accusatorio nei confronti di chi continua a difendere un sistema di privilegi come quello occidentale e a farsi paladino di una forma di liberismo selvaggio, che è la causa principale dell'accentuarsi della distanza tra Nord e Sud del mondo.
Ciascuno di noi è al tempo stesso indigeno e straniero. Forse tra i problemi più grossi che oggi ci troviamo ad affrontare in occidente c'è proprio questo, il fatto che non riusciamo più a sentirci né indigeni né stranieri.
Tempo di attesa e di speranza. Speranza per il futuro che viene a noi, completamente nuovo e imprevedibile. Per noi che viviamo nel tempo di mezzo, nell'attesa del compimento del tempo...
L'uomo occidentale si realizza nel possedere le cose. Homo oeconomicus per eccellenza se ne impossessa e stabilisce quello che ritiene il giusto prezzo. Con l'unica valuta che conosce: il denaro.
Non possiamo parlare di solitudine per il fatto di trovarci ad essere soli. La solitudine non è semplicemente un fatto fisico, ma un nostro modo di percepirci in relazione con noi stessi, con gli altri, con il creato e con Dio.
di Renato De Zan
La Costituzione Sacrosanctum Concilium del Vaticano II al n. 24 afferma che "Massima è l’importanza della Sacra Scrittura nella celebrazione liturgica. Da essa infatti si attingono le letture da spiegare poi nell’omelia e i salmi da cantare; dal suo afflato e dal suo spirito sono permeate le preci, le orazioni e gli inni liturgici; da essa infine prendono significato le azioni e i gesti liturgici (et ex ea significationem suam actiones et signa accipiunt).