di Gianluca Carmosino
da Carta
La pace si costruisce con la pace. Non esitono scorciatoie. Coloro che, in questo ambito, pensano sia possibile distinguere i mezzi dai fini, si illudono o peggio sono complici. Non è vero che il principio della «riduzione del danno», così importante per altri casi, sia esportabile nella quotidianità di chi vuole liberare il mondo dall’uso della violenza e delle armi.
Lettera gennaio 2011
Sommario
da vita.it
L'Italia porterà aiuti a Bengasi e a Misurata. Dal Cdm accordo anche per la missione umanitaria in Tunisia
L’assalto è avvenuto questa notte (Lunedì 07 Marzo 2011) nel villaggio di Soul a 30 km a sud della capitale egiziana. I 12mila cristiani del villaggio restano chiusi in casa e attendono l’aiuto dell’esercito, che però a paura ad intervenire. A scatenare le violenze, la relazione tra un copto e giovane musulmana.
Che l’emergenza fosse il campo prediletto di questo governo, lo si era capito da tempo. La primavera araba ce ne fornisce l’ennesimo esempio. Come annunciato dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi e dal suo ministro dell’interno Roberto Maroni, il Residence degli Aranci di Mineo, dove fino allo scorso anno alloggiavano circa duecento militari statunitensi di stanza nella base di Sigonella, sarà trasformato in un centro per almeno duemila rifugiati.
di Sabrina Magnani
Settimana n. 3 anno 2011
Dal 9 al 15 gennaio si è svolto nella regione meridionale del Sudan, il più grande stato africano, il referendum che dovrebbe portare alla sua autonomia. I rischi di un nuovo conflitto.
di Luciano Grandi
Settimana n. 3 anno 2011
Così sono definite le generazioni educate all'uso degli strumenti elettronici. Tra il rischio di una vita fissata sul presente dell'io e lo sviluppo di nuove abilità cognitive e comunicative.
Intervista con Antonios Naguib di Gianni Valente
Dalle persecuzioni di Diocleziano al crollo di Mubarak. Dalle alleanze coi primi seguaci di Maometto all’incognita dei Fratelli musulmani. Antonios Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti cattolici, ripercorre la lunga vicenda dei cristiani nella terra dei faraoni. Una storia piena di sorprese
di Alain Gresh
da Le Monde diplomatique
La chaîne satellitaire Al-Arabiyya, concurrente d’Al-Jazira et proche de l’Arabie saoudite, publie une étonnante nouvelle : l’ancien ministre de l’intérieur, l’homme responsable depuis des années de la répression, des arrestations et de la torture en Egypte, Habib Al-Adly, est soupçonné d’être derrière l’attentat contre l’Eglise à Alexandrie le 31 décembre dernier (« Probe starts on Adly’s reported role in Alex church attrack. Ex-minister suspected behind Alex church bombing », 7 février).
di Rossana Rossanda
da il manifesto
Luciana Castellina fa la domanda giusta: come è successo che uomini e movimenti sui quali erano state riposte tante speranze ed erano stati magnifici nelle lotte di liberazione siano arrivati al punto di sollevare il rancore di tanta parte del loro popolo? Le rivolte nel Maghreb e nel Medio Oriente ci interpellano su questo. E così la reazione dei dirigenti al potere, specie di quelli che lo avevano preso con impeto progressista - il libico Muammar Gheddafi e il governo derivante dal Fln algerino.