Ecumene

In questa sede vorrei osare e scegliere una strada poco battuta, ancora pressoché inesplorata, cercando nei limiti del possibile di combinare due inclinazioni – quella interiore e quella proiettata verso l’esterno, – per muovere alla volta di quel popolo cui un tempo siamo appartenuti (e, forse, tutt’ora apparteniamo) e di cui, in prospettiva soteriologica, ognuno di noi è chiamato a far parte. 
Venerdì, 21 Dicembre 2012 22:51

L'Icona di Natale (P. Fadi Rahi, C.Ss.R.)

La finalità dell’icona non è di presentarci i dettagli di un evento storico, ma di parlarci del mistero della salvezza divina. Perciò l’icona unisce l’evento, cioè un momento storico reale e la teologia della Chiesa.
Il patriarca Hazim era l’uomo del dialogo, tra cristiano ortodossi e cattolici, ma anche tra cristiani e musulmani.
In Etiopia, come dovunque nel mondo cristiano, pregare è prima di tutto adorare Dio. Riconoscerlo come il Dio che ci ha creato, che ci ama e che ci salva.
Mescolando apporti greco-babilonesi, nozioni specifiche della cultura indù e calcoli sofisticati, l'astrologia impregna profondamente la società indiana. Ma se ogni avvenimento della vita è sottoposto al parere di un astrologo, il libero arbitrio individuale continua a primeggiare.
Il sistema di Tillich non è chiuso, perciò si può verificarne la validità da un altro punto di vista che permetta di prolungare lo stesso tipo di riflessione teologica.
La società di oggi, formata attraverso l’esperienza sovietica o dalla generazione cresciuta nella Russia post-comunista, è molto diversa da quella che è vissuta 100 anni fa. Come reazione al clericalismo nascente rinasce anche l’ateismo militante.
Il Santo Padre ha presentato l’Esortazione Post Sinodale Ecclesia in Medio Oriente. La visita in Libano del 14-15-16 settembre 2012.
Il dialogo della spiritualità è una delle quattro tipologie su cui è chiamato a svilupparsi il dialogo interreligioso secondo l'insegnamento ufficiale della Chiesa, accanto al dialogo della vita, della teologia e della collaborazione.
All'interno del nostro mondo finito noi afferriamo e trasformiamo la realtà secondo degli schemi, delle categorie che abbracciano ogni discorso su Dio, sull'uomo e sul mondo.
Per il maestro sufi Faouzi Skali la conoscenza profonda dei testi sacri è il primo antidoto all’estremismo religioso.
Professore di egittologia a Heidelberg e membro dell’Istituto tedesco di archeologia, Jean Assmann traccia in le Prix du monothéisme, un “ritratto” del monoteismo,

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