Ecumene

Sabato, 09 Giugno 2012 21:24

Lo spirito del politeismo (Odon Vallet)

Si può riconoscere al politeismo una relativa tolleranza, dovuta a tre fattori: raramente è proselitista, non esige una fede esclusiva ed è cosciente dei limiti di ciascuno degli dei.
Devo dire che il mio metodo è quello di cercare il messaggio sotto il messaggio; in altre parole, il contenuto nascosto della lettera che Dio ci ha scritto. Dalla montagna della Trasfigurazione si può sentire uno dei più importanti annunzi della Scrittura.
Il silenzio dei morti pesa sui vivi. Tuttavia, da Cristo in poi la morte è cristiana, non è più un intruso, ma la grande iniziatrice.
Lunedì, 14 Maggio 2012 12:23

Un percorso di integrazione (Andrea Pacini)

Le questioni del pluralismo religioso, delle relazioni tra le diverse comunità religiose e dei loro rapporti con lo Stato e nella società non sono solo temi d'interesse ecclesiale, ma interessano la società civile e le istituzioni, che sono chiamate a occuparsene.
Impariamo l’amore, non attraverso dei sillogismi, delle riflessioni, l’analisi, ma con l’imitazione di questo modo di vivere realizzato da Dio. Proviamo a realizzare lo stesso modo di vivere.
Giovedì, 26 Aprile 2012 17:13

Paul Tillich: Introduzione (Renzo Bertalot)

Il concetto di teologia in Tillich è abbastanza elastico nel senso che viene adoperato ogni volta che si pone il problema del significato. Quando ci si interroga sul senso definitivo della realtà si fa della teologia.
Lunedì, 16 Aprile 2012 22:24

Il dovere dell'uomo pio (Gabrielle Halpern)

Se la felicità, indissociabile dalla disgrazia nel giudaismo, dipende prima di tutto da Dio, non deve nulla al caso perché rimane intimamente legata al libero arbitrio dell'uomo e alla sua religiosità. Così la gioia è la conditio sine qua non della pietà tanto quanto il frutto della ricompensa divina che essa può suscitare.
La misericordia di Dio, da un oggetto di speranza e di fede, piano piano è diventata un’azione quasi assicurata, almeno in Occidente, come un premio garantito, attribuito a ciascun essere vivente per il fatto di essere concepito.
Nato da una tragedia cosmica, il pantheon greco è un mondo a ripiani in cui gli dei, né onnipotenti, né creatori, regolano i loro conflitti.
Mercoledì, 14 Marzo 2012 18:51

L’Oriente che soffre (P. Fadi Rahi, C.Ss.R.)

L’Oriente soffre e l’Occidente guarda, l’Oriente muore e l’Occidente vive tranquillo, l’Oriente espatria continuamente verso l’occidente e l’Occidente pensa soltanto ai suoi interessi nell’Oriente.
Nati dal Nun, l’Oceano primordiale, degli dei creati, né immortali, né onnipotenti, vegliano sugli umani. In Egitto ognuno sceglie il suo dio.
Il 17 gennaio 2012 le Chiese locali sono state invitate a vivere la “Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo religioso ebraico-cristiano”. A tema il comandamento non: “Non uccidere”.

Search