Omelia, spunti di Giorgio De Stefanis
Prima lettura: DT 8,2-3.14-16Es 34,4-6.8-9
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi.
Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore.
Non dimenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile; che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima; che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri».
Parola di Dio
Salmo: 147
Rit.: Loda il Signore, Gerusalemme.
Alleluia, Alleluia, Alleluia.
Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. Rit.
Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce. Rit.
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun'altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. Rit.
Seconda lettura: 1C 10,16-17
Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all'unico pane.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 6,51 )
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
Vangelo: Gv 6,51-58
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Parola del Signore
OMELIA spunti
Gesù ha sconvolto gli ebrei, ... ed a noi, con questo discorso. Esso è incomprensibile, è assurdo il concetto di mangiare Lui! Dobbiamo diventare antropofagi?
No, Gesù parla alla gente facendo riferimento all'esperienze quotidiane dell'uomo dei suoi tempi. I farisei, i sacerdoti, i potenti non capiscono perché quando si parla di mangiare pensano alla propria mensa normalmente ricca e varia. Per il popolo, ed i contadini in particolare, il pane ed il vino sono la fonte della sopravvivenza, ... della vita fisica.
Loro capiscono con più facilità il messaggio: cibarsi della sua Sostanza e del suo Spirito significa garantirsi la Sopravvivenza Eterna!
CAMMINO DELLA SETTIMANA
Due spunti su cui meditare, a Voi cercarne altri:
-
«Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
-
"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna"
Buon cammino!
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"Una guida sintetica per condurre la Liturgia della Parola"
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