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Giovedì, 19 Novembre 2020 18:32

DONNE IN PRIMA FILA, nelle più antiche comunità cristiane In evidenza

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prof. Dario Vota


Presentazione


Nelle comunità cristiane delle origini – nei primi decenni dopo la vicenda storica di Gesù – le donne diedero un contributo notevole al movimento missionario cristiano ed ebbero ruoli importanti in diverse comunità cristiane locali, in particolare (è il caso meglio documentato) in quelle nate con i viaggi e la predicazione di Paolo. Esse si impegnavano come annunciatrici del Vangelo, guide della comunità, catechiste e profetesse; alcune si offrivano come patrone del gruppo cristiano locale, ospitando le riunioni nelle loro case e dando sostegni di vario genere, altre collaborarono con notevole impegno all'attività missionaria di Paolo.

Purtroppo su questo contributo e sul ruolo importante che molte donne svolsero nelle comunità cristiane delle origini sappiamo poco a causa della scarsità delle fonti e del loro carattere maschile. E poi, dopo alcuni decenni di impegno paritario e di reciproco riconoscimento, verso la fine del I secolo d.C. le donne cominciarono a incontrare una seria opposizione e fu loro negato il diritto di assumere posizioni di guida; esse finirono per ritrovarsi sottomesse alle autorità maschili e anche il ricordo della loro importanza di un tempo finì per svanire. Così ancora oggi molti credono che nelle comunità delle origini soltanto gli uomini ricoprissero ruoli di guida.

Ma in questi ultimi decenni, soprattutto da quando la ricerca storica e teologica ha cominciato a sottolineare il punto di vista femminile, le vicende e i ruoli delle donne nelle più antiche comunità cristiane sono diventati oggetto di studi importanti, interessanti e oggi particolarmente stimolanti per una riflessione e un confronto sul ruolo delle donne nella Chiesa e nella vita cristiana.

Anche se le fonti su quelle vicende e su quei ruoli sono piuttosto limitate, tuttavia se ne possono ricavare informazioni non da poco, utili anche alla nostra riflessione.

Le informazioni più antiche sono quelle che troviamo nei più antichi scritti del Nuovo Testamento, in alcune lettere di Paolo, scritte negli anni '50 del I secolo d.C. (= tra 20 e 30 anni dopo la vicenda storica di Gesù). In esse troviamo notizie sul ruolo di collaborazione femminile nell'evangelizzazione e nel coordinamento pastorale di alcune comunità cristiane nate nell'ambito della missione di Paolo o ad essa collegate.

Partiamo perciò nel nostro itinerario da alcune figure di donne, collaboratrici dell'azione apostolica di Paolo, che incontriamo in questi scritti più antichi del Nuovo Testamento, per poi accennare al problema di certe affermazioni (spesso fraintese) di Paolo sulle donne, per concludere con la figura della prima apostola, su cui però le fonti (i Vangeli) sono successive alle lettere di Paolo.

 

Indice


LA COLLABORAZIONE FEMMINILE

NELLA PRASSI APOSTOLICA DI PAOLO

 

1. Donne collaboratrici nella comunità di Filippi

Lidia

Evodia e Sintiche


2. Donne nella lettera di Paolo ai Romani

Febe

Giunia (con Andronico)

Priscilla (con Aquila)

Trifena, Trifosa, Perside

 

II°


IL PENSIERO DI PAOLO SULLE DONNE

Premessa

1 Cor 11,2-16: uomo e donna nella preghiera e nella profezia

1 Cor 14,33b-38: donne in silenzio nelle assemblee? 

Donne in silenzio nelle assemblee? Ipotesi per una spiegazione



III°


LA PRIMA APOSTOLA: MARIA LA MADDALENA 






Letto 17675 volte Ultima modifica il Mercoledì, 27 Gennaio 2021 20:59

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