Formazione Religiosa

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Bibbia (349)

Sabato, 19 Giugno 2004 02:14

La bibbia ebraica

APPENDICELa chiesa delle originiLettura ebraica e cristianadell’Antico Testamentodi Don Filippo MorlacchiLa bibbia ebraicaTorah scritta (TaNaK)Torah oraleTorahNeviîmKetuvîmMishnàh [II sec.] + Ghemaràh = Talmud ("studio")I midrashîm (midrash da darash = ricercare) sono commenti alla scrittura (il NT è "un midrash dell’AT").
Sabato, 19 Giugno 2004 02:13

Interpretazione tipologica

APPENDICELa chiesa delle originiLettura ebraica e cristianadell’Antico Testamentodi Don Filippo MorlacchiInterpretazione tipologicaLa maggiore discrepanza è l’uso della tipologia. Se l’AT acquista il suo pieno significato come "prefigurazione" del NT, come valutare questa esegesi tipologica, tanto importante nei padri? Ecco le indicazioni della Commissione per i rapporti religiosi con l'Ebraismo, che il 24 giugno 1986 ha pubblicato i Sussidi per una corretta presentazione degli Ebrei e dell'Ebraismo nella predicazione e nella catechesi della Chiesa Cattolica. (Il documento è reperibile integralmente su internet all’indirizzo: http://www.nostreradici.it/sussidi.htm, purtroppo con alcuni errori tipografici).…nell'uso della tipologia, il cui insegnamento e la cui pratica ci derivano dalla…
Sabato, 19 Giugno 2004 02:11

Antico Testamento?

APPENDICELa chiesa delle originiLettura ebraica e cristianadell’Antico Testamentodi Don Filippo MorlacchiAntico Testamento?Come denominare quella parte della Bibbia che precede il "Nuovo Testamento"? Escludiamo l’espressione "Vecchio Testamento" (come se fosse una cosa obsoleta e da buttare); accettiamo "Antico testamento", cogliendo un sfumatura di venerazione per la sua anzianità, in quanto è l’espressione più diffusa; preferiamo "Primo Testamento" o "Prima Alleanza", perché esprime al meglio la continuità dell’unica storia della salvezza. Ma per tanti studiosi oggi è solo la "Bibbia Ebraica". (A dire il vero, non è del tutto corretto, perché nel canone cattolico sono inseriti dei libri che non sono inseriti…
Da Gerusalemme a Romadi Don Filippo MorlacchiA Roma Paolo annuncia il Vangelo (28,16-30)Gli Atti si concludono con l’annuncio del vangelo a Roma. Paolo è in custodia militaris molto mite, e annuncia il Vangelo con grande libertà. Ma prima vuol chiarire la faccenda con la comunità giudaica (in fondo è per accuse giudaiche che lui è a Roma): anche a loro annuncia il vangelo. La conclusione è che alcuno credono e altri no: questa è LA scissione nell’ebraismo, tra coloro che credono in Gesù Messia e coloro che non ci credono, e la conseguente apertura ai pagani.
Sabato, 19 Giugno 2004 02:10

A Malta e poi Roma (28,1-15)

Da Gerusalemme a Romadi Don Filippo MorlacchiA Malta e poi Roma (28,1-15)Ricevono una buona accoglienza (Paolo avrà fatto da interprete con la sua conoscenza dell’aramaico). L’episodio del serpente che non fa del male a Paolo ha richiami evangelici (Mc 16,18), come pure la capacità di imporre le mani e guarire il padre di Publio, che ospitò la comitiva per tre giorni. Ancora d’inverno (primi di febbraio 61 d.C.) salpano per Siracusa; poi Reggio; poi Pozzuoli, dove abbandonano la nave.
Da Gerusalemme a Romadi Don Filippo MorlacchiPartenza per Roma, viaggio e naufragio (27,1-44)Il discorso riprende con il "noi". Luca è stato probabilmente spesso da Paolo nei due anni di prigionia a Cesarea; ora lo accompagna nel viaggio. È in assoluto uno dei documenti di navigazione antica tra i più importanti per le scienze nautiche. Era ormai estate inoltrata; bisognava partire presto per Roma, perché il mare Mediterraneo era considerato "chiuso" da novembre a marzo, a causa delle possibili tempeste. Settembre era già tardi… Salpano su una nave della Misia (esattamente di Adramitto, poco a sud di Troade) che tornava a…
Da Gerusalemme a Romadi Don Filippo MorlacchiIl giudizio di Agrippa e Berenice e il discorso di Paolo (25,13-26,32)Agrippa II, figlio di Erode Agrippa I (quello che aveva fatto uccidere Giacomo: At 12) e pronipote di Erode il grande, era amante incestuoso di sua sorella Berenice (quest’ultima, tra l’altro, amante anche di Tito: una donna molto chiacchierata). Due spregevoli figure. Si presentano a Cesarea per salutare il nuovo procuratore. Festo parla loro di Paolo; Agrippa vuol fare l’esperto e chiede di parlarci.Paolo si racconta; leggiamo la terza narrazione lucana dell’episodio di Damasco. I pagani sono stati l’ultimo obiettivo della sua missione…
Da Gerusalemme a Romadi Don Filippo MorlacchiIl nuovo prefetto Festo e l’appello a Cesare (25,1-12)Porcio Festo inizia il suo incarico, svolto con zelo, nel 60 d.C. A Gerusalemme per la presa di possesso, gli vien chiesto di far salire Paolo e poterlo giudicare (in realtà volendo ucciderlo prima dell’arrivo – chissà se i 40 stavano ancora digiunando). Festo invita a fare il contrario, cioè riscendere a Cesarea. Arrivano i giudei, e si tiene il processo; Festo, per ingraziarsi i nuovo sudditi, chiede se Paolo accetta di andare a Gerusalemme. Forse temendo il peggio, egli si appella a Cesare, sfuggendo agli…
Da Gerusalemme a Romadi Don Filippo MorlacchiPrimo processo romano: davanti a Felice (24,1-27)Per accusare Paolo vengono convocati da Gerusalemme Anania, alcuni anziani e l’avvocato Tertullo. Questi esordisce con un captatio benevolentiae e accusa Paolo di essere a capo della setta dei nazorei. Paolo risponde con un’apologia: si dichiara ebreo in tutto e per tutto, spiega di essere venuto per portare il frutto della colletta ai giudeocristiani e per il culto di shavuot; riferisce che tutto è nato dai giudei di Asia e riferisce l’esito del processo presso il sinedrio. Felice non prende decisioni e vuole sentire personalmente il tribuno Lisia.…
Da Gerusalemme a Romadi Don Filippo MorlacchiComplotto e trasferimento a Cesarea (23,12-35)Una quarantina di esaltati fa voto di sciopero della fame fino all’uccisione di Paolo, chiedono al sinedrio di richiamare Paolo, e loro lo avrebbero eliminato prima dell’ingresso nell’aula. Ma il nipote di Paolo viene a saperlo, e informa Paolo. Il tribuno, furbo, sceglie di togliersi dall’impiccio spedendo Paolo all’autorità superiore: il procuratore Felice. Fa preparare una numerosa scorta e ordina il trasferimento notturno. Il prigioniero viene accompagnato dall’elogium, la lettera di presentazione in cui il magistrato inferiore si affida alla competenza del magistrato superiore a riassume gli estremi del…
Da Gerusalemme a Romadi Don Filippo MorlacchiProcesso ebraico davanti al sinedrio (22,30-23,11)Per scrupolo Cludio Lisia fa giudicare Paolo dal sinedrio. Dopo un scaramuccia con il sommo sacerdote Anania (uomo duro e violento, assassinato dai sicari nel 66 d.C.), escogita un trucco: approfittare delle divisioni interne al sinedrio tra farisei e sadducei. Il tribuno deve intervenire per riportare l’ordine e salvare di nuovo Paolo.
Da Gerusalemme a Romadi Don Filippo MorlacchiPrigioniero nella Fortezza Antonia, si dichiara romano (22,22-29)Il tribuno non aveva capito nulla, e ancora meno quando la folla si riscatena! Lo fa portare dentro per un interrogatorio con flagellazione. Ora che i giudei non sentono si proclama civis romanus davanti al centurione, che riferisce al tribuno. Questi (che per avere la cittadinanza romana aveva dovuto pagare: infatti il nome greco affiancato a quello romano rivela la sua origine: era infatti l’imperatore Claudio che aveva dato questa possibilità, che nei primi tempi era offerta a caro prezzo) si spaventa, per aver contravvenuto – pur…

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