Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
Mi permetto di suggerirvi alcuni elementi per una formazione al dialogo interreligioso nella consapevolezza che la formazione al dialogo è un processo senza fine.
La teologia cristiana in generale e, al suo interno, quella protestante entrano in dialogo con il cristianesimo pentecostale e con gli sforzi di nuove inculturazioni dell'Evangelo alla ricerca di piste nuove per una più ampia e profonda conoscenza dello Spirito.
È probabilmente caratteristica del popolo ebraico vivere e sopportare, già nella sua eccezionale storia e nella precarietà della sua condizione e della sua collocazione sulla terra, l’incompiutezza di un mondo sperimentata a partire dall’esigenza, irriducibile e urgente, della giustizia nella quale risiede l’essenza del suo stesso messaggio religioso.
Le finalità di questi scritti non sono certamente quelle di fornire informazioni storiche (sebbene alcuni elementi possano essere letti anche in questa ottica), ma neppure quelle di divertire con invenzioni fantasiose e bizzarre, come si potrebbe a volte credere: piuttosto, la prospettiva è teologica e dottrinale.
Il problema che si pone oggi è come comprendere il patrimonio islamico e poter dare applicazione pratica ai suoi ideali, così da produrre modelli viventi ed efficaci che liberino la religione dalla prigionia delle tradizioni che hanno acquisito una nota di sacralità.
Si tratta di una morte e di una risurrezione, di morire a ciò che saremmo stati se fossimo soltanto uomini di risuscitare - a ciò che siamo essendo uomini cristiani.
San Bernardo ritiene che il lavoro, con la sua pena dovuta al peccato originale, è senz’altro connaturale all’uomo e chi lo accetta con senso cristiano, manifesta il suo consenso ad accogliere la grazia della salvezza.
La Resurrezione fonda il dogma della mia resurrezione. Perché se è risorto Lui, risorgeremo anche noi. Ecco il secondo momento della resurrezione: la resurrezione temporale rispetto a noi, cioè il tradurre in me nel tempo la resurrezione di Cristo: e comporta un modo diverso di giudicare rispetto alle cose, agli avvenimenti, a me stesso.
Du Ve au XIe siècle, de Léon 1er à Grégoire VII, la papauté se livre à un bras de fer avec les puissances impériales pour s'affranchir de leur tutelle politique. À la tête d'une bureaucratie et d'un patrimoine étendus, l'évêque de Rome, désormais « Vicaire du Christ », travaille à une « Église universelle » prospère et influente.