Conforto del mondo, vieni!
Sgombro da ogni cosa, ti aspetto.
Si apre ogni cuore, come un vaso.
Oh benedizione! riempi questo vuoto!
Effondi il suo essere, oh Padre, con forza
allarga le tue braccia, separalo da te;
un dolce pudore lo trattiene, il mare del suo amore
innocente Gesù, non indugiare in te.
Mandalo nelle nostre braccia
soffio di te, caldo essere, Dio;
che radunato su di noi, greve nube
cumulo d'amore discenda.
In acque, fresca pioggia sul mondo
o in fuoco, attanagliato al suo oggetto,
in aria, unguento, suono, rugiada
da lui percorsa, terra lievitata!
Oh santità! guerra meravigliosa
nella sua cattiveria è chiuso il maligno;
inestinguibile scorre dai cieli
aria di paradiso che fiorisce.
Come respirando, terra con cielo,
s'innalza più molle ogni prato
aumenta ogni cosa come fiato
grembo che attira il suo cielo.
Si scioglie l'inverno; una culla
è l'inizio di ciò che germoglia
inizia di nuovo la terra
principio del mondo è un bambino.
Gli occhi sono colmi di Dio
ma vedono il suo volto redentore
coronato di fiori è il suo capo
ma lui stesso nei fiori, fiorito sorriso.
È Dio nella stella, Dio nel sole
è la fonte, acqua della vita
è nell'erba, nel sasso, nel mare, nella luce
sparso sorriso, Dio bambino.
Nelle cose c'è il suo gioco di bambino
il suo amore è insinuato in ogni cosa
dimentico di sé nel suo volo
si annida più stretto in ogni cuore.
È Dio per noi; in sé sconfinato bambino
un polline d'amore è il suo cuore.
È il nostro cibo, è colui che ci disseta;
la sua gioia è la nostra fedeltà.
Soffochiamo sotto tanta miseria
una luttuosa coperta è sul cuore
fa' che incontriamo l'amato
tornerà da te, Padre, con noi.
Novalis
(tratto da Novalis, Opere, a cura di Giorgio Cusatelli, Milano 1982).