Già giunge la sera
e i passi volgono al ritorno
ma nella penombra delle stanze
lenta e faticosa si fa l’attesa
dell’amante
con il dito a segno fra le pagine
Nel tempo la memoria della prima attesa
si china sulla mangiatoia
nel tempo l’attesa del compimento
scruta l’orizzonte
della prossima venuta
Nelle pieghe della notte
quando l’insonne accompagna
i rintocchi della campana
fino alle soglie dell’aurora
il volo della civetta ripropone
l’agnello e la spada
Nel tempo la memoria si fa attesa
nel tempo dell’attesa
Nel primo giorno e nel giorno ultimo
sempre è il tempo dell’attesa
Nei meandri contemporanei
l’abbaglio e la titubanza
scorrono tra le dorate sponde
della frenesia e della dimenticanza
e nel tempo non si ha più tempo
per attendere il compimento del tempo
Nel tempo l’attesa si fa memoria d’una promessa
e la promessa inizio ed esaurimento del tempo:
sospesi con nostalgia nel tempo
attendiamo il compimento della liberazione
Fausto Ferrari