Vita nello Spirito

Sabato, 09 Ottobre 2004 19:05

Manifesto per un Rinascimento

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di Bernard Besret

In quanto membro della famiglia umana, io sono "a casa mia" su tutto il pianeta.


Potrebbe essere ormai questa il motto di tutti gli emarginati. Esso esprime bene "il legame che noi dobbiamo stabilire tra le lotte intranazionali contro l'emarginazione ed il movimento internazionale per far emergere un'autentica cittadinanza planetaria. (Transversales Science/culture, n°44, mars-avril 1997, Editorial.).

Identità ed universalità sono due polarità essenziali - l'una e l'altra - del divenire dell'umanità. Dobbiamo inventare una pedagogia che fecondi lo sviluppo dell'una calandoci nella situazione dell'altra.

Presi separatamente e spinti al loro estremo, ciascuno di questi due movimenti, verso l'individuazione da una parte, verso la planetarizzazione dall'altra, non possono essere che sorgente di morte. Il ripiegamento su di sé come la perdita nell'oceano indifferenziato sono due forme di morte. Soltanto l'interazione dell'una sull'altra, lo sviluppo dell'una attraverso quello dell'altra, può assicurare l'avvenire dell'umanità.

Questa è la sfida con la quale si vede oggi confrontata la metamorfosi dell'amore del prossimo, su scala mondiale. È a questo cantiere che noi siamo invitati.

***

Bisogna, dunque, riapprendere imperativamente il gioco bipolare della vita. Apprendere a coniugare:

l'uno ed il molteplice,
la fissione e la fusione,
l'emittente ed il ricettore,
il maschile ed il femminile,
gli uomini e le donne,
la materia e l'energia,
l'informazione ed il supporto che la veicola,
il corpo e lo spirito,
il cervello e la coscienza.
l'interiorità e l'esteriorità,
l'Oriente e l'Occidente,
il tempo e l'eternità,

l'analisi e la sintesi,
l'obiettività e la soggettività,
la scienza e la coscienza,

l'economico ed il sociale,
l'individuazione e l'universale,

il locale ed il globale,
l'identità regionale e la cittadinanza planetaria.

Intraprendiamo il cammino filosofico d'una ricerca e d'un amore della saggezza.

Sappiamo riconoscere che noi siamo questo corpo suscettibile di diventare il supporto di una coscienza destata.

Riconosciamo con amore la nostra appartenenza al pianeta Terra e all'umanità tutta intera.

Iscriviamo nelle nostre istituzioni la parità feconda tra donne e uomini.

Accettiamo di giocare il gioco del maschile e del femminile in noi stessi.

Riscopriamo i cammini della felicità di vivere.

Ma non accettiamo mai che la scienza e la tecnica si sviluppino senza tener conto del privilegio degli uomini di essere dei soggetti. Non accettiamo mai che l'astrazione soppianti la realtà concreta; che i mercati finanziari si sostituiscano all'economia reale; che l'economia travolga tutte le altre relazioni che ci stringono al petto dell'umanità.

Condividiamo la Terra.
Inventiamo l'arte di viverci tutti insieme.

Noi saremo pronti per un Rinascimento.

(tratto da, Manifeste pour une Renaissance, p.90, 153-154, Ed. Albin Michel, 1997. Trad. dal francese a cura di Fausto Ferrari).

Letto 1614 volte Ultima modifica il Martedì, 20 Settembre 2011 16:01
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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