Area Spiritualità, riservata alla mistica, ai rapporti tra spiritualità, cultura e psicologia, alla spiritualità della vita religiosa e alla spiritualità familiare
Contrariamente alla religione diventata costume sociale, la festa più grande non è il Natale, e neppure la Pasqua ebraica o cristiana, ma la cosiddetta Pentecoste, perché è festa non di una o due religioni, ma festa universale e quotidiana dello Spirito, che riempie la terra.
Comprendiamo quanto cammino dobbiamo ancora fare per imparare la bontà che si fa gratitudine e crea intorno a noi un clima di delicatezza, di benevolenza umile e longanime.
Testo della relazione tenuta al seminario promosso dai Padri Maristi sul tema Di fronte alla globalizzazione dell'indifferenza, c'è ancora posto per la misericordia? (La Neylière - Lione, 29-31 marzo 2016).
La nostra società si sta interrogando sulla sua capacità di amare. La misericordia può aiutarci a provarci sempre di nuovo, mettendo l’accento su tre passaggi fondamentali.
Dag Hjalmar Agne Carl Hammarskjöld (Jönköping, Svezia, 29 luglio 1905 - Ndola, Zambia, 18 settembre 1961), politico svedese, il 7 Aprile 1953 viene eletto all'unanimità alla carica di Segretario generale dell'ONU, carica nella quale viene riconfermato nel 1957 allo scadere del mandato.
Insegnare, nell’indistinta massa semiotica del presente, a cercare una parola inobliata (venuta dal passato) che doni dignità e sottragga noi uomini alla morsa dell’abbandono. Trovare infine, non per tenere ma per comunicare.
Quando s'affaccia sull'al di là l'uomo tocca il culmine del suo dramma. A ben pensarci, non è la morte in se stessa che lo spaventa: ciò che lo atterrisce è quell'altra porta, che automaticamente gli si apre davanti, e che nasconde le incognite del futuro.
Il primato della vita teologale proposto a tutti i battezzati scardina un principio che ha regolato la vita ecclesiale di tutto il secondo millennio, la distinzione tra chierici e laici, che riguardava non solo le funzioni, ma la stessa dignità.
Eppure molto di frequente la nostra anima è governata dalla sensazione che, in tutto questo continuo muoversi e agitarsi da un capo all'altro della città, da una parte all'altra del Paese, non si arrivi mai da nessuna parte. Ci si muove, ma senza meta.
Tre paginette dattiloscritte, redatte l'11 giugno 2011 con una postilla sul luogo della sua sepoltura. Nel testo fratel Arturo ribadisce che la Chiesa alla quale si sente di appartenere è quella del Concilio Vaticano II.
Perdonare richiede tempo, anche se il passare del tempo non è sufficiente perché il perdono avvenga. Le offese che ci feriscono hanno tre elementi in comune: sono percepite come ingiuste; sono giudicate in qualche modo atti intenzionali e provocano in chi le subisce una sofferenza che ne altera il benessere.
Occorre che anche il prete parta dalla preghiera che c'è, anche se piccola e fragile, e si lasci condurre da essa nelle trasformazioni della vita. La preghiera come luogo delle tentazioni e della grazia.
La vera felicità nel cristianesimo ha avuto inizio dalla «buona notizia» della Risurrezione del Cristo, che rimane presente ai credenti nella fede quaggiù e annuncia la gioia dell'incontro definitivo con Dio nell'al di là.
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