In ricordo di P. Franco

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Domenica, 12 Novembre 2006 23:11

Silenzio di umiltà e di adorazione

Tema: "Contributi sulla Meditazione"

 

SILENZIO DI UMILTÀ E DI ADORAZIONE

 

 

 

In questa breve meditazione sul silenzio, vorrei partire da un dato di fatto che, vivendo ormai da molti anni in monastero, ho potuto constatare con crescente frequenza. Sempre più numerose sono oggi le persone che, stordite dal rumore e dal frastuono del mondo in cui sono immerse, sentono urgere dentro di sé la necessità del silenzio; non di rado vi sono quelli che senza necessariamente essere credenti e praticanti rinunziano ai consueti momenti distensivi offerti dalla società consumistica, per trascorrere qualche giorno in luoghi appartati e silenziosi quali sono appunto i monasteri. Anzi, spesso questa esigenza di silenzio è come una ferita attraverso cui essi iniziano un cammino di riscoperta della fede, un cammino di vera e propria conversione.

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Lunedì, 04 Settembre 2006 18:56

Dalla Meditazione all'Azione - CONCLUSIONE

 

Le esperienze mistiche esistono, ci trasformano, ma non durano.

La nostra avventura spirituale non termina con il risveglio o con l’unione con Dio. Essa continua quando uno lascia il suo sedile o il suo cuscino di meditazione. Concentrarsi su una dimensione più interiore dell’essere non deve in alcun caso estraniarci dalla realtà esteriore, pena il divenire una pratica gelida. Vivificante, la meditazione, ci invita al contrario a vivere meglio alla “presenza di se” ma anche dell’altro, degli altri, del totalmente altro, di Dio.

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Lunedì, 04 Settembre 2006 18:51

Meditazione Figurata

MEDITAZIONE FIGURATA

 

Vogliamo ora comunicare alcune notizie riguardanti esperienze e cognizioni pratiche.

 

In primo luogo dobbiamo essere attenti al rischio che la coscienza generalmente oggi corre; cioè quello di essere sommersa da una infinità di impressioni sensorie discontinue. In secondo luogo si deve prestare attenzione alla diminuita capacità di meditazione.

Troppo, troppo spesso, non vi è tempo, né calma né pazienza perché una esperienza, che dovrebbe essere significativa, possa scendere in profondità.

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Lunedì, 10 Aprile 2006 20:33

REVISIONE DI VITA

Per questa valgono in generale le stesse osservazioni fatte per la “Meditazione – Colloquio sulla Scrittura.

Si tratta di comprendere e di vivere negli avvenimenti della propria “vita quotidiana” le esigenze e l’azione di Dio.

 

Le esigenze di Dio: che cosa Dio si aspettava da noi in questa o in quella situazione?

L’azione di Dio: emerge in qualche punto o si può almeno intuirlo in questi fatti?

Perché Dio è presente, è all’opera, sempre, nella nostra vita.

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Lunedì, 03 Aprile 2006 21:18

Colloquio sulla Scrittura

 

Non si tratta di un colloquio scientifico e neanche di una discussione sulla Scrittura. E’ un dialogo in cui si tratta di comprendere più profondamente il testo spiegato, secondo il proprio giudizio e di attuarlo integralmente ed umanamente.

Il fine del colloquio non è di cogliere la verità in quanto tale (come nella discussione) ma di vivere le verità come valore.

Si tratta, in pratica, di uno scambio di pensieri, in un’atmosfera di preghiera, che produce un approfondimento del senso della fede.

E’ un dialogo che si pone, in modo consapevole, sotto la guida dello Spirito Santo e che richiede un atteggiamento di profondo rispetto di fronte a Dio ed alle persone che vi prendono parte.

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Lunedì, 03 Aprile 2006 21:12

La meditazione in forma di colloquio

 

Il Kerigma è l’annunzio attuale e storicamente determinato della Parola di Dio. Esso avviene sempre e per principio in comunità, nel complesso storico-sociale del Popolo di Dio. Questo è la Chiesa che “il Signore si è acquistata con il proprio sangue” (Atti 20/28).

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Lunedì, 13 Febbraio 2006 18:38

La meditazione dei cristiani

 

Conoscenza ed ubbidienza della fede

 

La vera riflessione cristiana nasce dall’ascolto biblico della Parola di Dio, ma bisogna fare di tutto per rendere possibile questo ascolto.

Le parole della Scrittura debbono essere scelte per tempo, ripetutamente ascoltate ed accolte.

Anche il luogo della meditazione deve essere tale da non distogliere dal vero ascolto.

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Giovedì, 22 Dicembre 2005 01:04

La meditazione nel sufismo

La Meditazione nell'islam

 

“Levigare il cuore” è così che il Profeta Maometto descrive il lavoro spirituale. Lo stato interiore della preghiera è di stare “di fronte a Dio come se tu lo vedessi”.

Meditare per il sufi-mistico mussulmano è un tendere ad affidarsi a Dio fino allo scomparire dell’anima individuale in Dio.

Un’ esperienza mistica, allo stesso tempo, della grandezze di Dio e della grandezza dell’uomo.

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Giovedì, 22 Dicembre 2005 01:01

La meditazione Kabbalistica

La Meditazione nell'ebraismo

 

La preghiera è l’espressione della volontà di entrare in relazione con la Sorgente della luce!

In ebraico, meditare si dice lehitboeded, verbo che deriva da badad, che significa “essere solo”.

La parola meditazione, hitbodent, ha molti significati tra cui “isolamento fisico” e “solitudine interiore”.

Tuttavia l’uomo non è solo. Perché secondo la Kabbala (dall’ebraico, lekabel, che significa “ricevere”) “dall’altra parte di questo vuoto dell’universo, Dio stesso prega”.

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Giovedì, 05 Maggio 2005 12:23

La Meditazione Esicasta

  

            La Preghiera di Gesù, chiamata anche Preghiera del cuore, fa parte integrante della tradizione spirituale esicasta (dal greco Hésychia; silenzio, pace dell’unione con Dio).

            La sua origine risale al IV – V secolo.

È stata definita la colonna vertebrale della Spiritualità Ortodossa. 

Avendo un ritmo preghiera – respirazione si è detto che essa sia la contropartita cristiana dello Yoga.

Si è diffusa fuori dei monasteri grazie alla Filocalia pubblicata nel 1782 dal monaco greco Nicodemo l’Agiorita, ed è stata scoperta da un più largo pubblico grazie alla scoperta di “Racconti di un pellegrino russo”, un piccolo libro anonimo apparso a Kazan (in Russia) nel XIX secolo.

La forma esteriore della preghiera del cuore è semplicissima ed è accessibile a tutti, a condizione di essere battezzati iniziati da una guida spirituale.

È una preghiera adatta all’uomo contemporaneo e può essere vissuta ovunque ed in qualsiasi situazione.

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