Formazione Religiosa

Venerdì, 08 Febbraio 2013 21:03

Preghiamo con i Padri della Chiesa. Rabano Mauro

Vota questo articolo
(1 Vota)

Rabano Mauro è stato autore di una vasta produzione letteraria come teologo, commentatore delle Scritture, poeta, enciclopedista.

Rabano nacque a Magonza nel 784 circa, da famiglia cristiana. Studiò letteratura sacra e profana nella celebre scuola di Fulda e completò gli studi superiori a Tours, sotto Alcuino. Ricevette l'ordinazione sacerdotale nel monastero benedettino di Fulda dove già si era consacrato a Dio con la professione religiosa; poco dopo fu nominato direttore della scuola dell'Abbazia e nell'822 venne eletto abate. Guidò saggiamente quel monastero per una ventina d'anni, dopo i quali diede le dimissioni per dedicarsi totalmente alla preghiera e allo studio.

Nell'anno 847 fu ordinato vescovo di Magonza ed esercitò questo ministero fino a quando Dio lo chiamò a sé. Era l'anno 856.

 


Per camminare sulla via della fede

Maestà onnipotente,
grandezza senza confronto,
creatore del ciclo e della terra,
Signore, Dio dell'universo,
creatore e redentore degli uomini,
tu sei la nostra lode, la nostra forza,
la nostra gloria, la nostra vera salvezza;
tu sei il re dei re,
il maestro degli ignoranti,
la guida dei fedeli, il maestro dei credenti,
il sommo principe dei pastori,
tu sei il pio custode delle tue pecore,
il santo salvatore e l'autore d'ogni bene.
Tu sei il duce amorevole, la via retta,
la luce vera,
la vita perpetua,
la massima ricompensa
e la porta della salvezza eterna...
A te s'innalza l'anima mia;
a te grida di gioia tutto il mio essere...
Ti glorificano e ti benedicono
tutte le cose del cielo e della terra;
e anch'io,
piccola parte della tua creazione,
supplice e lieto ti adoro vero Signore...
La tua morte mi liberi da tutto ciò
che non ti è gradito,
temperi il calore della concupiscenza,
estingua l'ira,
tenga lontano dalla mia bocca
parole inutili o peccaminose,
plachi ogni tempesta dell'animo
e mi stimoli a vivere onestamente.
E quando tornerai, Signore Gesù,
a giudicare i vivi e i morti...
ti prego, Salvatore buono,
di darmi quel riposo
che hai promesso ai tuoi seguaci
nella beata ed eterna assemblea dei santi.
Ma finché sono in questo corpo mortale,
ti prego di guidarmi
sulla retta via della fede,
di sostenermi con la speranza
e nutrirmi con il tuo amore.
Così fin da questa vita terrena
tu sarai per me
il Bene sommo che desidero possedere
eternamente in cielo.
Dammi la grazia di rimanere sempre con te
e goderti nella gioia che non ha fine.

De laudibus crucis, II, 28;

Patrologiae cursus completus, ser. Latina, di J.-P. Migne, Parigi, 107, 293

(da Preghiamo con i Padri della Chiesa, 1992. Ed. Paoline. Biografia, p. 214; Per Camminare sulla via della fede, pp. 173-174).

 

Letto 3363 volte Ultima modifica il Sabato, 09 Febbraio 2013 18:05
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

Search