Sembra che l'autore non voglia raccontare i fatti organicamente, ma si soffermi soprattutto a descrivere quegli episodi che più hanno colpito la sua immaginazione. Il risultato è un' opera quasi antologica.
Nel 70 della nostra era, esistevano molteplici giudaismi. Flavio Giuseppe, storico ebreo del I secolo, identifica tre correnti giudaiche: i sadducei, gli esseni e i farisei. Tradizionalmente, la ricerca contemporanea ammette che i due primi movimenti sono scomparsi dopo la distruzione del Tempio, mentre i farisei inventano il giudaismo rabbinico per rimediare al disastro e raggruppano la comunità ebraica intorno alla loro forma di religiosità. Ma alcuni elementi fanno pensare che i rabbini siano anche gli eredi dell'ambiente degli scribi.
L' Apostolo ha messo in luce il legame inscindibile che esiste tra eucaristia e comunità, tra celebrazione del corpo del Signore, donato agli uomini nella morte, e l' esistenza dei credenti, membra del corpo di Cristo, fondata sulla solidarietà e sull'amore.
I Padri della Chiesa non hanno elaborato una catechesi sistematica fondata sui dieci comandamenti e bisogna attendere sant’Agostino per leggere un commentario al Decalogo che sarà ripreso e ampliato dai teologi del Medioevo, come san Tommaso D’Aquino o san Bonaventura. In realtà il Decalogo è citato spesso presso i Padri greci o latini per la sua seconda parte, che concerne il prossimo, o anche in modo indiretto quando riportano il Discorso della montagna (Mt 5,21-27).
Gesù per il credente assume proporzioni più ampie di quelle segnalate in questa ricostruzione, solo che il suo di più (la "filiazione divina" e la sua attuale condizione di gloria) non è oggetto di ricerca storica ma proposta e adesione di fede.
Con la Samaritana Gesù parla, si relaziona, agisce a partire dalla forte coscienza interiore di sé e del suo essere. Da qui scaturiscono spontaneamente e senza pose parole "vere", gesti e scelte che tessono relazione, superamenti di blocchi e paure.
Luca mette in risalto l'amore compassionevole e misericordioso verso gli umili, i poveri, i sofferenti, i lontani, i peccatori. Gesù è l'icona vivente della misericordia del Padre.
In modo forse per qualcuno disorientante, la Scrittura affronta un tema, in questo caso, quello dell'essere straniero, sempre in modo complesso. Abbiamo infatti visto che questa condizione può essere un valore, un problema, una risorsa, contiene in sé delle ambiguità, ecc. Questo modo di procedere dovrebbe, da una parte, scoraggiare un atto di lettura ingenuo...
Quante letture esistono della Bibbia? Una sola o infinite? Nella visione fondamentalista, vi è una sola lettura possibile. L’approccio «pluralista » prevede invece una lettura secondo significali diversi ma non reciprocamente esclusivi.
Solo chi riconosce Gesù e chi Egli sia può seguirlo, e solo chi lo segue fino alla fine può riconoscere veramente chi Egli sia: è il paradosso dell’insegnamento di Marco.