Che il tempo di Berlusconi fosse scaduto era chiaro a tutti da un pezzo, ma la cosa singolare è che ormai è finalmente diventato chiaro anche allo stato maggiore del suo partito e, a quanto sembra, anche a lui.
La crisi mondiale dei mercati finanziari scoppiata nel settembre 2008 e la conseguente nuova crisi fiscale dello Stato (intrinseca a pressoché tutti i Paesi occidentali, e acuita dalla globalizzazione) stanno provocando un ripensamento del modello di sviluppo sinora adottato.
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