Il matrimonio è innanzitutto e soprattutto una parte della realtà della creazione e come tale viene riconosciuta e stimata dalla sacra Scrittura dei due Testamenti. Nella comunione liberamente decisa di due persone e nel loro reciproco amore e fedeltà si realizza la volontà del Creatore, come essa appare nel secondo racconto della creazione in Gn 2,24.
Con riguardo alla celebrazione cristiana della domenica largamente compromessa, il Vaticano II ha chiaramente rilevato il significato cristiano della domenica come celebrazione del mistero pasquale.
Con la parola eucaristia (in greco originariamente: ringraziamento, rendimento di grazie) designiamo quel sacramento che nell’ambito cattolico per lo più viene detto messa o sacrificio della messa, e nelle chiese della Riforma, santa Cena e, nelle chiese orientali, Divina Liturgia.
Se il giorno del Signore è anche giorno del[a Chiesa, è da rivedere molto approfonditamente la qualità celebrativa dell’eucaristia domenicale, privilegiandone l’aspetto memoriale, presenziale e profetico. E’ pertanto da combattere la perniciosa abitudine di moltiplicare le messe festive e di convogliare alla domenica un cumulo eccessivo di attività parrocchiali.
Si chiama Preghiera Eucaristica la preghiera centrale della Messa. Storicamente essa veniva chiamata Canone e nella Chiesa cattolica di rito romano Canone Romano.
Ciò che chiamiamo anno liturgico (dall’uso linguistico latino) è il memoriale solenne delle azioni salvifiche di Dio in Gesù Cristo, nel corso di un anno. L’anno liturgico non può essere inteso erroneamente come alternativa ecclesiastica all’anno civile.
Solo dopo la metà del XIX secolo la Chiesa russa è visibilmente inserita in Gerusalemme. Certamente, nel corso di tutto questo millennio, numerosi furono i pellegrini venuti a visitare la Terra Santa dalle terre della «Russia».
La preghiera eucaristica è il momento centrale e culminante dell’intera celebrazione della Santa Messa. Ha inizio con il prefazio e svolgendosi attraverso la solenne acclamazione dell’assemblea, l’invocazione al Padre e l’epiclesi consacratoria raggiunge la sua massima espressione nella narrazione dell’istituzione e nell’anamnesis del sacrificio di Cristo, per concludersi nella dossologia trinitaria.
Nel libro I del Nuovo lezionario ambrosiano dal titolo Il Mistero dell’Incarnazione del Signore si può notare la sensibilità liturgica della Chiesa milanese verso il mistero del Verbo fatto carne.
La difficile situazione della malattia, che prostra il corpo e l’anima dell’uomo può essere qui presupposta come conosciuta. La malattia rende l’uomo cosciente del suo limite e della sua dipendenza, e ricorda energicamente la legge del dover morire, spesso dimenticata.