Formazione Religiosa

Fausto Ferrari

Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

Nei tre racconti (Abramo, Ulisse e l’Eldorado) abbiamo rappresentati tre modi di leggere e vivere il mondo che ci circonda. Le tre mete (la terra promesa, Atlantide e l’Eldorado) sono tra loro diverse, ma sono innanzi tutto lo specchio di ciò che noi siamo e di ciò a cui aneliamo.

Lunedì, 01 Novembre 2004 21:02

Porte chiuse (Fausto Ferrari)

Nel mattino di Pasqua si frangono le barriere. La pietra del sepolcro è spazzata via, le porte del cenacolo - nonostante siano sprangate - non impediscono l’accesso al Cristo risorto. Non esistono più porte chiuse.

Lunedì, 01 Novembre 2004 21:00

Il dolce nome (Fausto Ferrari)

Mentre il virus della polmonite atipica – presto ribattezzato sindrome Sars Giuliani – si diffondeva nell’Estremo Oriente (e nell’Occidente il timore, la paura, l’angoscia ed il terrore) una notte sognai di un’altra malattia.

Lunedì, 01 Novembre 2004 20:58

Le guerre e la menzogna (Fausto Ferrari)

Per cercare di sradicare la guerra bisogna considerare quanto sia radicata in noi la cultura della violenza e della guerra. Una cultura che si snoda per millenni e che ha fatto della paura ("homo hominis lupus") e della menzogna ("la pace è guerra") i suoi cardini.

Lunedì, 01 Novembre 2004 20:56

La rabbia e la speranza (Fausto Ferrari)

Gli imperi si succedono e crollano / ruzzolano inciampando in piccoli grani di sabbia / nello schianto o nel lungo piagnisteo / cadono nella polvere tra l'esultanza delle genti.

Lunedì, 01 Novembre 2004 20:53

Natale (Fausto Ferrari)

Natale è il giorno della memoria.
Si ricorda un bambino nato duemila anni fa.

Secondo una leggenda ebraica, il mondo deve la sua esistenza a 36 uomini giusti. Se non restasse in vita neanche uno di questi uomini giusti, il mondo sarebbe immediatamente condannato alla distruzione.

di Paolo Ricca

Quarant’anni fa, nel gennaio del 1964, ebbe luogo a Gerusalemme l’incontro e lo "storico abbraccio" (così fu definito) tra papa Paolo VI e il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Atenagora I. Era il segno tangibile di una volontà comune di riconciliazione tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse, divise ormai da quasi un millennio.

di Vladimir Zelinskij

Nel gennaio del 2004 il Patriarca ecumenico Bartolomeo I, su richiesta dell'esarcato russo del Patriarcato di Costantinopoli, ha proclamato cinque nuovi santi, i primi santi ortodossi vissuti e morti in Europa occidentale, in Francia. L'"elevazione agli altari" nell'Ortodossia non richiede un processo speciale, con prove e dimostrazione di miracoli.

di Padre Franco Gioannetti  

Ventiseiesima parte

L’umiltà di Gesù costituisce il fulcro del mistero di Nazareth. La "kénosis" dell'Unigenito figlio di Dio, del Verbo del Padre, si realizza storicamente nella nascita da una madre obbediente ed umile in un ambiente dl grande povertà materiale. Ed alle umili e povere persone che ha attorno a sé, come suoi primi adoratori, Egli "era sottomesso".

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